Nelle sue quattro edizioni precedenti il Forum ha scoperto diversi angoli oscuri del mondo della presbiopia e del rapporto tra il presbite e l’ottico optometrista, sottolineando, ad esempio, come il post vendita in un occhiale complesso sia seguito da appena un terzo dei professionisti che lo vendono. Probabilmente molti dei mancati adattamenti, soprattutto quelli silenti che aziende oftalmiche e centri ottici stessi non sono in grado di rilevare, nascono da questa cattiva abitudine, in grado, tra l’altro, di alimentare il secondo malessere del presbite: il passaparola negativo.
Il Forum 2023 si lancia sul grande tema di come il presbite viene accolto nei centri ottici italiani. Nell’edizione scorsa fu presentata la prima ricerca sul cliente misterioso in tale ambito: in circa 150 punti vendita di tutta Italia furono inviate un centinaio di persone di età tra i 40 e i 45 anni con un occhiale da lettura in mano alla ricerca di aiuto. La domanda all’ottico da parte loro era: uso il premontato da tempo, ora non ci vedo più bene, cosa mi consiglia? La ricerca dimostrò che possiamo dividere gli ottici in due gruppi: i passivi e i reattivi. Quelli che avrebbero dato un altro premontato o un doppio occhiale e coloro che si sono cimentati a fare domande, un controllo visivo e a parlare del multifocale.
Per il Forum 2023, in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano, gli organizzatori si sono inventati uno show educativo: mettere in scena le situazioni più eclatanti dell’indagine effettuata sul cliente misterioso con l’aiuto di psicologi e attori. L’iniziativa, in programma la mattina di lunedì 6 novembre a uso esclusivo degli ottici optometristi, permetterà ai presenti di analizzare in maniera unica i comportamenti al banco del centro ottico a contatto con un presbite e ogni possibile tecnica di miglioramento nel gestire la sua fiducia creando empatia.
Originariamente, a indicare la simulazione di una situazione reale, si usava il concetto del role playing: uno strumento formativo utile a ipotizzare casi emersi da un gruppo di lavoro. Qui però siamo avanti: lo show educativo nasce da una ricerca estesa e ha come attori degli psicologi in grado di reinterpretare i fatti offrendo un modello di dialogo migliorativo.
Perché è stato chiamato show educativo? Show perché sarà interessante, vivace, intrigante. Educativo perché questa parola non viene usata spesso nel mondo della formazione, pur contenendo una sorta di formula magica: educazione significa tirar fuori il meglio dalle persone. E oggi si deve andare su questa strada: la gente ha bisogno di uno stimolo per migliorare non solo la qualità del proprio lavoro, ma anche quella della sua sfera di vita personale. Un binomio vincente per chi lo sa individuare e tracciare: lo show educativo e il Forum 2023 cercheranno di fare proprio questo.
Nicola Di Lernia