EssilorLuxottica ha scelto proprio la Giornata mondiale della vista 2024 per dare vita a un evento dedicato ai più piccoli. Il simposio, alla presenza di una trentina di ottici optometristi e a una quarantina di medici oculisti, riuniti a Milano presso lo showroom Tortona Experience Center, e dal titolo “Gestione della miopia nei bambini: siamo all’altezza della sfida?” è stato condotto da Paolo Nucci, professore ordinario dell’Università Statale di Milano, affiancato da Monica Stoppani, responsabile di strabologia all’Irccs Ospedale San Raffaele, e Marika Dello Strologo, specialista in oftalmologia pediatrica all'Ospedale Vittore Buzzi di Milano, e moderato da Maurizio Ferrante, medical affairs manager wholesale di EssilorLuxottica Italia. L’appuntamento ha esplorato le attuali strategie di gestione del difetto visivo, ponendo l’accento su come migliorare l’approccio terapeutico e la comunicazione tra professionisti della vista e della visione e famiglie per ridurne l’impatto a lungo termine. È stato anche l’occasione per analizzare le soluzioni oggi disponibili per contrastare questa problematica.
Le più recenti ricerche scientifiche, unite all’esperienza clinica, offrono, come sottolineato dagli esperti sul palco strumenti efficaci per identificare precocemente i bambini a rischio e per scegliere i trattamenti più adeguati. «In Italia non abbiamo studi epidemiologici specifici, quindi dobbiamo basarci sui dati internazionali. In alcune aree come Taiwan, dove il 95% dei bimbi di 12 anni è miope, possiamo notare l’impatto della scolarizzazione intensiva - ha affermato Nucci - Questo fenomeno non è legato esclusivamente alla genetica, ma principalmente agli stili di vita moderni, come l'eccessivo uso di dispositivi digitali».
Gli ha fatto eco Dello Strologo. «Non basta più correggere il difetto refrattivo, dobbiamo rallentare il vizio miopico - ha precisato l’oculista - La miopia non è solo un problema di visione, ma comporta rischi maggiori di glaucoma e cataratta, oltre a distacchi di retina nei casi più gravi».
Ecco allora che medicina e tecnologia si sono mossi di concerto per trovare una soluzione. La letteratura scientifica ha fornito le basi per questo. «Il defocus miopico è efficace nel rallentamento della crescita bulbare. Una geometria innovativa ad anelli concentrici, che crea un volume di luce davanti alla retina, contribuisce ulteriormente a questo effetto - ha spiegato Stoppani - La costruzione delle lenti a defocus che rallentano la progressione miopia è dunque un risultato che non avremmo potuto raggiungere da soli. È solo grazie alla collaborazione con un’azienda specializzata che è stato possibile. La zona centrale della lente corregge perfettamente la miopia, senza interferire nella quotidianità, garantendo un campo visivo impeccabile. Non ho mai riscontrato difficoltà nell’adattamento».
E come la terapia per la correzione della miopia si sia evoluta e abbia influito sulle scelte del medico, lo ha sottolineato Dello Strologo. «In precedenza, su un miope di -0.25D, aspettavo di vedere un peggioramento prima di agire, ora intervengo subito con la lente - ha affermato l’oftalmologa - La prediligo anche rispetto all'atropina, in quanto riscontro una compliance maggiore nelle famiglie e, dal momento che il bambino un occhiale deve averlo, questa lente, oltre a correggere il difetto, ha anche una funzione di controllo della sua progressione».
Infine, Giorgio Parisotto, business manager professional di Essilorluxottica, nell’illustrare le caratteristiche della lente per la progressione miopica Stellest, ha evidenziato come si stia consolidando sempre più il rapporto tra area medica e area tecnica nel campo della miopia. «Anche a questo evento ho riscontrato un’apertura totale nei confronti dell’ottico optometrista da parte dei relatori medici - ha detto il manager - Oggi come non mai c'è un’alleanza terapeutica tra i due mondi» (nella foto principale, da sinistra: Ferrante, Dello Strologo, Nucci, Stoppani e Parisotto).
A cura della redazione