La multinazionale, in occasione della Giornata Mondiale della Vista, in programma domani, ha lanciato una campagna internazionale che ha l’obiettivo di sensibilizzare sull’importanza di effettuare controlli visivi periodici
Si chiama #PutVisionFirst, metti la vista al primo posto, la campagna lanciata da Essilor che fa perno su «quattro messaggi universali sviluppati per creare un momento di riflessione: 1 persona su 3 nel mondo non vede chiaramente (nella foto, l’immagine di campagna), 1 bambino su 3 è interessato da un difetto visivo non corretto, 3 persone su 4 soffrono di affaticamento visivo e, tra quanti si mettono alla guida, 1 su 5 non vede la strada in modo nitido», si legge in una nota dell’azienda oftalmica.
L’invito di Essilor, attraverso una call to action pratica e immediata, è fare un primo passo per controllare la vista. «Attraverso il sito dedicato putvisionfirst.com, attivo fino al 31 dicembre e disponibile in 7 lingue, si possono effettuare dei semplici test, che non sono da considerarsi utili ai fini diagnostici di patologie, per il trattamento, la cura o la prevenzione, ma per verificare le performance relative ad acuità visiva, astigmatismo, sensibilità al contrasto e visione da vicino – prosegue il comunicato - Al termine dei test il soggetto viene invitato a rivolgersi a un professionista della visione. E per le prime centomila persone che s’impegnano a effettuare un esame completo della vista, Essilor donerà un dollaro a Our Children’s Vision, campagna mondiale finalizzata a migliorare la visione e il benessere visivo di milioni di bambini».
Per celebrare la Giornata Mondiale della Vista Essilor Italia ha, inoltre, riservato un invito ai propri dipendenti a partecipare il 16, 18 o 24 ottobre a un’esperienza organizzata in collaborazione con l’Istituto dei Ciechi di Milano: “Dialogo nel Buio-Non occorre vedere per andare lontano”, percorso che insegna un altro modo di vedere, «alternativo e impattante, per percepire la vista e la salute visiva quali beni preziosi e primari», conclude la nota.
(red.)