È l’obiettivo del gruppo oftalmico che, a inizio 2021, ha avviato un’operazione di rebranding globale per essere sempre più riconoscibile agli occhi dei propri partner e dei consumatori
Il cambio del logo non riguarderà soltanto gli aspetti grafici. «Con questa iniziativa si investirà di più sul brand Essilor per incrementarne l’awareness, perché la combinazione con Luxottica ha fatto crescere la conoscenza dello stesso presso il retail e il consumatore finale - rivela a b2eyes TODAY Luca Strigiotti, direttore generale di Essilor Italia - In passato si era puntato soprattutto sul prodotto, ora si vuole costruire il concetto di “umbrella logo”: quindi i singoli marchi, ad esempio Varilux o Eyezen, verranno sempre associati al logo Essilor, con un processo di rinnovamento che coinvolgerà tutte le nostre realtà web e social e tutti i materiali indirizzati al centro ottico».
Strigiotti ricorda, inoltre, che il 2020 ha lasciato non solo le scorie della pandemia, ma anche alcuni elementi su cui riflettere e lavorare. «Abbiamo chiuso un anno che non ci saremmo mai aspettati di vivere, ma che ha comunque evidenziato un mercato resiliente, capace di ripartire forte dopo il lockdown primaverile e di tenere nell’ultima parte, così da far segnare un calo contenuto rispetto all’esercizio precedente: ora dobbiamo essere capaci di capitalizzare tutto quello che abbiamo imparato», sottolinea il numero uno di Essilor Italia (nella foto, un’immagine della campagna di rebranding dell’azienda oftalmica).
A.M.