Distretti del Triveneto: Cadore ultimo per export

La tradizionale indagine di Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo, aggiornata ai primi nove mesi del 2018, evidenzia un calo nei principali comprensori del sistema moda dell'area, tra cui quello dell’occhialeria, che ha fatto registrare le performance peggiori

Nel terzo trimestre del 2018 i distretti del Triveneto, raggiungendo il livello di 8,2 miliardi di euro di esportazioni, hanno realizzato un lieve incremento tendenziale (+0,9%). Il dato rappresenta tuttavia un rallentamento rispetto al passo di crescita osservato nei primi sei mesi dell’anno, ma è sostanzialmente allineato con la variazione media distrettuale nazionale (+1,4%). Nei primi 9 mesi del 2018 i distretti triveneti sono a loro volta cresciuti dell’1,6%, raggiungendo 25 miliardi di euro esportati, pari a circa il 31% del totale nazionale distrettuale. Sono stati quelli della filiera metalmeccanica a trainare l’espansione da gennaio a settembre 2018. Si sono messi in evidenza per rilevanza di crescita anche i comprensori veneti delle materie plastiche e del graficocartario.
Per i distretti del sistema moda si è osservata una complessiva diminuzione dei valori esportati rispetto al 2017 (nella tabella, la variazione in milioni di euro delle esportazioni per i distretti veneti nei primi 9 mesi del 2018 rispetto allo stesso periodo del 2017): hanno influito i cali del distretto orafo di Vicenza (-4,8% pari a -47,9 milioni di euro) e dell’occhialeria di Belluno (-3,5%, pari a -74,2 milioni di euro), che, secondo lo studio di Intesa Sanpaolo, ha risentito del ridimensionamento delle vendite negli Stati Uniti, in Cina e in Germania e della ristrutturazione del polo logistico delle spedizioni. Il terzo trimestre 2018 ha tuttavia ridato una spinta alle vendite degli occhiali "made in Cadore" nel Regno Unito, in Francia, nei Paesi Bassi e in Spagna.
(red.)

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