De Rigo, la tradizione è di tendenza

Rappresenta l’elemento in comune delle nuove collezioni per la prossima primavera estate, presentate alla stampa dall’azienda di Longarone nei giorni scorsi a Milano, che saranno nei centri ottici italiani dall'inizio del 2023

L’occhiale classico può, aggiornato, diventare di tendenza. Molti dei brand De Rigo lo confermano. A cominciare da Lozza, il marchio più antico d’Italia, con clip on o piccoli elementi caratterizzanti come il terminale in titanio sull’asta in acetato. Police resta fedele alle forme classiche, ma osa il sweet and rough con un acetato effetto tweed e oro sulle aste. Occhiali squadrati anni 70, però in colori nuovi e accesi per Furla (nella foto sotto, sinistra, i modelli di Lozza, Police e Furla).

L’housebrand Yalea li propone in metallo e in acetato dal design tradizionale, ma in sfumature di colori particolari e donanti (nella foto principale). Attento alla sostenibilità continua con il progetto I was a Sari, per cui recupera i vecchi sari, che nelle mani delle donne indiane diventano graziosi accessori e organizza per sei mesi dei corsi per insegnare un mestiere a cento nigeriane.

Sting per Superga riprende i dettagli delle scarpe, riproduce l’effetto della plastica vulcanizzata delle suole e il canvas della tomaia. Fila continua con il classico, ma sull’asta inserisce un logo girevole a scomparsa. Blumarine, aderente alle tradizioni, recupera gli anni 2000, così come Roberto Cavalli e Just Cavalli citano il serpente l’uno l’animalier l’altro e Chopard insiste, ma rivedendole, con le applicazioni di cristalli e madreperla. Outsider del gruppo Philipp Plein, guru del massimalismo (nella foto sopra, da sinistra, i modelli di Superga, Roberto Cavalli e Philipp Plein).

Luisa Espanet

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