De Rigo, il rispetto per l’ambiente passa per l’imballaggio

Da febbraio la gran parte dei materiali utilizzati dall’azienda di Longarone (nella foto, la sede) per gli imballi è riciclabile, compostabile o comunque riutilizzabile e accompagnata da un vademecum per il corretto smaltimento

I materiali, utilizzati per l’invio ai clienti di occhiali, per il visual merchandising del punto vendita e per i ricambi, sono tutti «prodotti da fornitori certificati Fsc–Forests for all Forever, sistema di certificazione forestale riconosciuto a livello internazionale, che garantisce il rispetto per l’ambiente, attraverso la scelta di materia prima da foreste gestite in maniera sostenibile», si legge in una nota di De Rigo Vision.
Nel dettaglio, l’azienda ha introdotto una serie di materiali inviati ai clienti assieme a un vademecum sul loro corretto smaltimento, in modo che tutti possano contribuire a migliorare la filiera del riciclo: nuovi scatoloni concepiti con l’utilizzo di fibre naturali con inserimento a nido d’ape che permettono di ridurre il volume degli imballi e quindi dei rifiuti da smaltire e, a fronte del minore ingombro, di ottimizzare le spedizioni riducendo il carburante; pluriball in materiale bio compostabile per il riempimento dei cartoni di medie e grandi dimensioni che sostituiscono quelli in plastica; imbottitura in carta riciclata per il riempimento dei cartoni di grandi dimensioni che consente di riempire gli spazi vuoti, proteggere dagli impatti e bloccare la merce per impedire i danni da trasporto; e, infine, buste in carta riciclata imbottite con rivestimento interno ondulato, che sostituiscono quelle con imbottitura in plastica utilizzate finora per l’invio dei ricambi e completamente riutilizzabili.
«Questo è solo un primo passo verso un percorso ecologico che mira a utilizzare soltanto materiali sostenibili per tutti gli imballaggi dell’azienda, perché una gestione corretta dei rifiuti e il recupero dei materiali aiutano a proteggere l’ambiente, noi stessi e i nostri figli», conclude il comunicato. 
(red.)

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