De Amicis: la formazione è la chiave per una scuola sempre più attuale

La necessità di un’istruzione professionale al passo con i tempi, che guardi al futuro, senza dimenticare il suo passato, è stato il tema dell’incontro che si è tenuto a Roma il 15 dicembre per celebrare Santa Lucia, organizzato da Rodolfo Baiocchi e Valerio Cavalli dell’Istituto capitolino

«Oggi ho colto ancora di più l’importanza del ruolo nella scuola nell’ottica, grazie agli interventi, all’entusiasmo e al coinvolgimento che hanno caratterizzato questa giornata». Così Ferdinando Fabiano, titolare dell’omonimo gruppo editoriale ed editore di questa testata, ha parlato al centinaio di ospiti dell’evento, tra professionisti, docenti e studenti dell'IIS De Amicis-Cattaneo. Il percorso scolastico, tuttavia, da solo non è sufficiente «perché gli ottici italiani siano al passo con le innovazioni tecnologiche costantemente proposte dall’industria e con le nuove esigenze visive dei consumatori finali - ha aggiunto Fabiano - Da qui la necessità di un aggiornamento continuo, un po’ come succedeva con gli Ecm, così da avere professionisti sempre preparati: di fatto, è ciò che sta portando avanti il progetto sulla presbiopia, lanciato con successo lo scorso anno dal nostro gruppo, che nel 2020 proseguirà sulle stesse direttrici».
Sono stati diversi gli interventi alla giornata organizzata a metà dicembre dal De Amicis. Hanno raccontato la propria esperienza Salvatore Panico, che ha proiettato gli ospiti nel passato, proponendo foto d’epoca e documenti relativi agli inizi della scuola di ottica, Filippo Ferro, Gianni Folletto, Daddi Fadel, Luigi Lupelli e Carlo Holl, uno dei primi diplomati al De Amicis. Sono poi intervenuti Elisabeth Andreea Neagu e Francesco Carrazza, in rappresentanza degli studenti del quinto anno del corso diurno e del quinto serale, che hanno descritto il motivo della scelta di questa scuola e dei loro progetti futuri. A loro volta Fabrizio Spanicciati, Mario Panzieri e Paolo Gatti hanno spiegato alla platea cosa significa dare l’opportunità ai ragazzi della scuola di entrare nel mondo del lavoro e di conoscere l’attività di ottico, una volta diplomati. È intervenuto anche il presidente di Federottica nazionale, Andrea Afragoli, e ha portato il proprio saluto Giuseppe Trieste, presidente di Fiaba Onlus, organizzazione che promuove l’eliminazione di tutte le barriere fisiche, culturali, psicologiche e sensoriali. «Abbiamo inoltre illustrato alla platea il progetto “Scuole di ottica in Rete”, operativo già da quattro anni, che comprende la quasi totalità delle scuole statali di ottica, per un totale oggi di 53 realtà coinvolte - spiegano in una nota Baiocchi e Cavalli (nella foto, da sinistra) - Non potevamo chiudere meglio l’incontro, prima della cena di gala, che con l’esilarante intervento del nostro ex studente Stefano Arditi, attore e mago, con un monologo sulla sua esperienza nella scuola. Abbiamo, quindi, consegnato targhe di ringraziamento ed attestati di partecipazione, con un arrivederci, ancor più numerosi, al prossimo anno, con la seconda edizione della ricorrenza di Santa Lucia, festività che si era un po’ persa nel nostro settore e che noi, con forza, abbiamo voluto e organizzato, affinché diventi un momento d’incontro costruttivo tra il mondo del lavoro e la scuola. Abbiamo altresì ribadito, in conclusione, riprendendo il tema del convegno, “Una scuola sempre più attuale”, la necessità di un’associazione e della salvaguardia della categoria in un territorio importante come quello romano».
A.M.

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