Cornee irregolari, la classe medica chiede più applicatori specializzati

È il principale segnale uscito dall’ultimo convegno organizzato da Federottica Treviso, che ha visto la presenza di oltre 60 partecipanti tra ottici optometristi, oftalmologi e ortottisti

C’è bisogno di un maggior numero di professionisti specializzati nell’applicazione di lenti a contatto per casi particolari, come quelli di cornea irregolare: così Giorgio Rocchi, presidente della territoriale trevigiana, sintetizza a b2eyes TODAY il messaggio chiave emerso dall’evento (nella foto sotto) tenutosi il 10 giugno scorso a Castelfranco Veneto. «Gli esponenti della classe medica intervenuti sono stati concordi nel riscontrare che oggi ci sono materiali e strumentazione all’avanguardia, ma ancora pochi ottici optometristi all’altezza di applicare lenti a contatto specialistiche: gli oculisti e anche l’area ortottica avrebbero invece bisogno di un maggior numero di contattologi di questo tipo, nonché di una sorta di elenco di tali professionisti, per poter collaborare di più e meglio. Il tutto a vantaggio dell’utente finale - spiega Rocchi - Una collaborazione auspicata anche dall’Associazione italiana cheratoconici, presente al convegno: un altro punto su cui è emersa sintonia, del resto, è il fatto che proprio in casi come il cheratocono il trapianto chirurgico deve generalmente essere considerato l’ultima delle ipotesi da prendere in considerazione, se c’è la possibilità di un miglioramento del visus e del comfort con le lac». Al riguardo Mirko Chinellato ha portato una serie di casistiche di soluzioni applicative con le lenti a contatto, mentre Oscar De Bona ha parlato per conto di Esavision del supporto che può offrire oggi la tecnologia basata su algoritmi nella gestione di soggetti con cornee irregolari.

«Sono soddisfatto degli esiti dei lavori e mi sembra che lo siano stati tutti gli oltre 60 partecipanti, in prevalenza ottici optometristi, equamente ripartititi tra esperti e giovani, oltre ad alcuni oftalmologi e ortottisti - dice ancora Rocchi - L’apprezzamento della dinamica interdisciplinare ci spinge a continuare su questa strada: l’anno prossimo sarà perciò rinnovato l’appuntamento con il convegno di Federottica Treviso, su una tematica che possa interessare ancora una volta tutte le categorie professionali coinvolte nella salute oculare e nel benessere visivo» (nella foto principale, da sinistra, i relatori del convegno: Rinaldo Lisario, in piedi, Silvia Scarpa, Mirko Chinellato, Oscar De Bona, Andrea Da Cortà Fumei e Claudio Genisi).

A.M.

Professione