Ciao Salvatore: il ricordo di chi l’ha conosciuto

Sono stati davvero numerosi gli attestati di stima del professionista scomparso (nella foto), ricchi di commozione e indelebili ricordi, che ieri sono arrivati nella nostra redazione

Silvano Abati - Salvatore Pintus ci ha lasciati e con lui scompare un grande professionista del mondo dell’ottica. Un ottico optometrista innamorato della professione che perseguiva con competenze ed estremo rigore, un esempio da imitare per tutta la categoria. Con Salvatore scompare anche la persona con cui ho condiviso una parte della mia vita: prima studente, poi docente dell’Irsoo quando ne ero direttore, poi prezioso collaboratore con cui potevo confrontarmi e al quale chiedere consiglio quando vi erano decisioni importanti da prendere. Sempre attento nel dire la propria opinione e successivamente a portare avanti le decisioni prese, anche se non in linea con quelle che erano le opinioni da lui espresse. Lezioni, corsi, relazioni, articoli, libri scritti insieme ci hanno accomunato, così come le migliaia di chilometri percorsi per le riunioni, in varie parti d’Italia, delle scuole aderenti all'associazione Optodocet, nella speranza di addivenire a programmi condivisi tra le varie realtà scolastiche. Questo e tanto altro mi permetterà di ricordare una persona alla quale ho voluto bene.

Sergio Cappa - Quando giunge la notizia improvvisa della scomparsa di un amico si rimane confusi e disorientati, come confuse sono le immagini che provano a ricordarlo, quasi a voler raccogliere e comprimere mille pagine di memorie in una sola. La figura che emerge con lui è quella di un sorriso altruista e affettuoso, caloroso e aromatico come una spezia che rende fruttata l’amicizia. Ciao Salvatore.

Ferdinando Fabiano - Persona piacevole e molto preparata, fu uno dei primi professionisti che conobbi nell’ottica, nello specifico all’Irsoo: da lì nacque un’importante collaborazione editoriale e formativa, che sfociò da un lato nella pubblicazione di un paio dei miei primi libri e, dall’altro, nell’attività degli Ecm e nella sua presenza come docente alle due edizioni di Mido Education.

Alessandro Fossetti - Un altro dolore. Un altro grande e sincero amico, optometrista e insegnante di eccellenza, ci lascia. Aveva un carattere che mi spinge, a poche ore dalla sua scomparsa, a definirlo un uomo delicato. Delicato ma non debole, anzi. Sempre pronto a impegnarsi per la difesa e la diffusione dell’optometria, per la quale ha fatto veramente tanto.

Mauro Frisani – Prima mi fatto crescere, successivamente ho potuto avere accesso continuativo al suo studio optometrico. Professionista sempre disponibile, ne sono poi diventato anche amico: ho perso un pilastro enorme. L’optometria a Torino, intesa come indirizzo universitario e corso dello Zaccagnini, l’ha di fatto costruita lui. Esercitava con un’etica di rapporti eccezionale, diceva di anteporre l’ascolto alla parola. Dopo che avevo già ottenuto due qualifiche in optometria, avrei potuto subito insegnare all’Università di Torino: lui mi spinse invece a frequentare il corso di laurea in Ottica e Optometria come studente, dove iniziai poi come docente, una volta laureatomi grazie al suo stimolo.

Pietro Gheller - Come un bambino piccolo, aveva sempre sete di sapere, il suo era sconfinato ma non te lo faceva mai pesare. Come un bambino piccolo, era timido, non amava il palcoscenico, le star e i riflettori. Come un bambino piccolo, amava con tutto sé stesso, non si risparmiava mai, soprattutto non si aspettava mai un grazie. Come un bambino piccolo, andrà in Paradiso dove incontrerà il suo grande amico Antonio Madesani.

Silvio Maffioletti - Uno dei professionisti più preparati e appassionati in Italia. Serio ed esigente nei confronti degli studenti, quanto competente e generoso nel trasmettere loro le proprie conoscenze, solide e ampie. Ho avuto in questi ultimi anni l'onore di insegnare a stretto contatto con lui al corso di laurea di Torino e all'Irsoo, è stato stimolante e intenso. La sua dedizione e il suo entusiasmo sono un esempio e una testimonianza di grande valore.

Giorgio Righetti – È stata una delle persone più intellettualmente oneste, generose e disinteressate che abbia mai conosciuto in questo settore. Interessato soltanto a condividere e diffondere quello che aveva acquisito: in questo modo ha stimolato non meno di tre generazioni di optometristi. Amico e costante punto di riferimento, sempre disponibile al confronto, ha avviato nei primi anni del Duemila il corso di optometria dell’Istituto Zaccagnini a Torino, dove ha svolto con maestria l’attività di coordinatore per una decina di anni.
(red.)

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