L’ottica non è un monolite, ma un’opera d’arte composta da due elementi: la gestione della miopia e quella della presbiopia. Entrambe fondamentali, ma con esigenze e soluzioni diverse e allo stesso tempo convergenti, tanto da dover convincere l’imprenditore più visionario che della presbiopia occorrerebbe farne un’ottica 2.0. Basti pensare ai dati demografici cui stiamo andando incontro. Già oggi più di un italiano su due ha oltre 40 anni. In un futuro non lontano la generazione over 65 sarà vicina al 30% della popolazione, con aspettative di vita e capacità economiche migliori del passato.
Tutto ciò può cambiare l’opinione di una famiglia di ottici, attivi da tre generazioni in un paese tranquillo della provincia italiana? No, non basterebbe se in quel paese non succedesse qualcosa di nuovo che costringe prima di tutti il capofamiglia a prendere delle decisioni e coinvolgere i suoi membri nella soluzione del caso. In questo libro ci sono pochi dati di mercato se non quelli essenziali a dipingere il quadro, ma soprattutto pensiero, azioni e il senso forte di una morale alla fine della storia. L’obiettivo è appassionare il mondo dell’ottica a una lettura apparentemente semplice, di poche ore, ma fitta di contenuti, aprire una finestra di dialogo sul tema presbiopia e rifletterci sopra definitivamente.
In quattro anni di conduzione del Progressive Business Forum ho potuto vivere in diretta i risultati di molteplici ricerche di mercato e le opinioni di relatori dell’industria e del retail. Dal 2019, insieme all’ideatore del progetto, Ferdinando Fabiano, si è trovato uno stimolo sempre diverso da lanciare al pubblico in sala e successivamente anche online. Nel 2019 è stato il ritardo dell’Italia rispetto all’Europa sul numero di lenti progressive vendute. Nel 2022 i nemici dell’ottica nella correzione della presbiopia, in particolare i premontati. Fino a identificare i maggiori ostacoli di un neopresbite nel dotarsi dei suoi primi occhiali multifocali. Ne abbiamo fatta tutti di strada, se non altro nella consapevolezza che qualcosa di più doveva essere fatto e che in sostanza si è fatto. L’incidenza di progressive in Italia è passata da circa il 19% a quasi il 22% e innovative lenti monofocali sono state proposte come prima soluzione al giovane presbite, in particolare l’emmetrope. La strada però è ancora lunga. In troppi ci hanno portato via l’infanzia della presbiopia, dai 40 ai 50 e più anni, sottraendoci un ruolo e un’economia che va riconquistata e gestita nel tempo, dando al presbite un percorso di vista adeguato alle sue sfide professionali e personali. Il mio libro parte da qui. Da una famiglia, un fatto, una soluzione e, infine, una morale da condividere.
A Mido, domenica 5 febbraio alle 13.30, sempre alla libreria FGE, accanto all’Otticlub, lo potremo sfogliare insieme. Per brindare a una nuova era dell’ottica: quella della presbiopia 2.0.
Nicola Di Lernia