Il professionista, molto stimato in città da colleghi e clienti che da lui si sono serviti per generazioni, è mancato all’inizio di maggio, all’età di 85 anni
Diplomato all’Istituto Plana di Torino, Pietro Rosso (nella foto) muove i primi passi nella professione come apprendista da Ottica Casati a Cuneo per poi mettersi, giovanissimo, in proprio. «Papà aprì il suo primo negozio in città nel 1956 e da lì in poi è stata tutta un’evoluzione, perché qui allora l’ottica era ancora agli albori, davvero a livello pionieristico - racconta a b2eyes TODAY il figlio Mario Rosso, studi a Vinci in ottica e in optometria, che ha iniziato a lavorare a fianco del padre nel 1984 e oggi insieme alla sorella Barbara si occupa dell’attività di famiglia - A partire da quel negozio poi si ingrandì, iniziò a interessarsi all’optometria, che negli anni 70 era ancora una cosa molto “misteriosa”, e insieme a Ugo Frescura frequentò i primi corsi negli Stati Uniti e anche in Europa, diventando optometrista».
Pietro Rosso, oltre ad aderire alla Società di Optometria d’Europa, negli anni 70 partecipa alle riunioni del gruppo di ottici piemontesi, che insieme a quello lombardo e ligure contribuisce a dare vita a una nuova fase in campo sindacale e, soprattutto, formativo, con l’avvio dei primi corsi e scuole di optometria.
La passione per il lavoro, la curiosità e il desiderio di approfondire sempre portano Pietro negli anni a diventare un po’ un pioniere, insieme ad altri colleghi e amici, anche nella contattologia. «Papà iniziò ad applicare le lenti a contatto quando ancora erano solo rigide, ma dopo un primo approccio con Otto Wichterle, l’inventore dell’Hema, il materiale per le lac morbide, brevetto che in seguito fu acquistato da Bausch & Lomb, iniziò a dedicarsi anche a questa nuova tipologia, con le difficoltà che allora c’erano, perché era un campo tutto da scoprire, non esistevano neppure soluzioni per la loro manutenzione – prosegue Mario Rosso - L’azienda si è dunque ingrandita anche grazie a ciò, abbiamo avviato un centro di contattologia importante che ha avuto successo sino ai giorni nostri, in un crescendo di soddisfazioni per tutto quello che si è fatto, anche da parte di noi figli, che ci siamo uniti a lui nella professione».
Pietro Rosso rimane in negozio fino alla celebrazione del sessantesimo anniversario di attività, ma pochi anni fa, per motivi di salute, si ritira. «L’insegnamento più grande che mi ha trasmesso è la dedizione al lavoro, la curiosità ad apprendere nuove cose e ad approfondire di continuo, come faceva lui, nonché l’umiltà e la disponibilità verso i clienti – conclude il figlio Mario - Quando è mancato, abbiamo avuto una manifestazione di affetto e vicinanza incredibile, da parte di colleghi, amici e anche dei clienti, che sono stati da noi per generazioni, come traspariva dalle loro parole di ricordo».
N.T.