2024, una buona e una cattiva notizia per ripartire

Iniziamo da quella buona. L’osservatorio di Intesa Sanpaolo certifica la grande performance nel primo semestre 2023 del distretto dell’occhiale di Belluno

Nei primi sei mesi del 2023 il comprensorio bellunese dell'eyewear è stato in assoluto a livello italiano quello con maggiore crescita in valore rispetto all’anno precedente (+334 milioni di euro, pari al +18,4%), raddoppiando le esportazioni in Turchia, hub del consumo del lusso in Medioriente, più che quadruplicando quelle di Hong Kong, a sua volta hub centrale nell’Asia Orientale. Segnali che legittimano il valore dell’origine dell’occhiale, tanto che, come ricorda il Monitor dei distretti di Intesa Sanpaolo, la stessa Francia è “positiva” al nostro export (+19%) e le firme del lusso francese hanno recentemente investito in siti di produzione nel distretto, ad esempio Thélios, azienda controllata da Lvmh. Come se i francesi venissero ad acquistare vigneti di Prosecco per fare le loro bollicine. Si conferma così la supremazia internazionale del nostro “Docg dell’occhiale”. A guidare questo successo, secondo lo studio, sono le licenze legate ai grandi marchi di moda che stanno investendo nei processi produttivi e nella sostenibilità, ma siamo certi che ogni azienda del distretto possa vantare una propria linea personale di occhiali che si sta facendo spazio in qualche parte del mondo.

Ecco però la notizia cattiva: con l’arrivo del 2024, fine del bonus occhiali da 50 euro, che non fa parte della legge finanziaria appena approvata dal governo. La questione non va valutata tanto per il suo impatto economico quanto per i possibili sviluppi futuri. Se gli stessi oftalmologi sussurrano che la crisi della sanità pubblica potrebbe incentivare l’oculistica a privatizzarsi come già fece l’odontoiatria, due italiani su tre optano per una visita da un oculista privato, come evidenziato dalla ricerca condotta da Toluna e presentata all’ultimo Forum presbiopia. Parallelamente il mercato delle polizze assicurative sanitarie è in forte espansione: un concittadino su quattro ne possiede già una privata, come ricorda un’analisi di Bain & Company Italia riferita al 2021. Tale fenomeno per quanto riguarda il rimborso della montatura da vista è ancora limitato, ma presente da tempo. Chiusa la porta pubblica del bonus occhiale potrebbe così aprirsi a breve il portone delle assicurazioni private, restituendo in tutto o in parte il costo di visita oftalmologica e di occhiale da vista o lenti a contatto. Un colpo di scena in grado di far scattare la ripartenza del mercato interno dell’ottica.

Nicola Di Lernia

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