Ispirata al ben noto gesto di solidarietà nato a Napoli e legato al caffè, l’attività solidale congiunta coinvolge circa duemila centri ottici italiani e prevede la fornitura di occhiali completi a chi si trova in difficoltà
«Come spesso diciamo, le nostre iniziative senza i nostri partner che le accolgono con entusiasmo resterebbero dei bei progetti solo sulla carta - afferma in una nota Luca Strigiotti, direttore generale di Essilor Italia - Nel corso del 2020 spesso ci siamo interrogati su cosa avremmo potuto fare concretamente per dare il nostro contributo a chi per diverse ragioni si è trovato in condizioni di difficoltà: siamo consapevoli del fatto che molte famiglie hanno rimandato l’acquisto degli occhiali o l’adeguamento delle lenti perché non avevano la possibilità economica». Sono queste le ragioni della nascita della partnership solidale “Occhiale sospeso” (nella foto, l’immagine di campagna): lenti messe a disposizione da Essilor e montature da Luxottica, per un set di occhiali completi che attraverso gli ottici partner possano arrivare a famiglie che ne abbiano necessità.
«In momenti di difficoltà siamo tutti chiamati a metterci a disposizione: ci piace pensare che con questo progetto abbiamo contribuito a rafforzare la tradizione di solidarietà che è così forte nel nostro paese e la disponibilità che abbiamo registrato da parte di tutti i soggetti coinvolti ne è la riprova», commenta nel comunicato Rossana Loperfido, country manager wholesale di Luxottica Italia.
L’iniziativa è partita nel luglio scorso: le due aziende hanno stanziato dei budget dedicati e prodotto materiali pop per i centri ottici, clienti di entrambe le realtà. Il progetto, attivo sino alla fine del 2021, prevede lenti e montature per tutte le esigenze di correzione visiva: sono gli ottici a scegliere chi potrà beneficiare di questa proposta tra i loro clienti e ad assemblare e fornire loro l’occhiale solidale completo. A detta di Essilor e Luxottica l’idea è stata accolta con entusiasmo da molti professionisti in tutta Italia, rivelandosi uno strumento per consolidare il loro ruolo sociale e farne dei referenti per associazioni e realtà che sul territorio offrono supporto a persone in difficoltà. «Abbiamo raccolto molte testimonianze di ottici che spontaneamente si sono messi in contatto con associazioni e amministrazioni locali presentando la partnership e mettendosi a disposizione - prosegue Strigiotti - È proprio grazie a queste iniziative e alla comunione di intenti dell’intera filiera che speriamo di dimostrare concretamente la nostra vicinanza a chi oggi ha bisogno del nostro aiuto».
L’occhiale sospeso è già entrato nel vissuto della filiera ottica italiana: in questo anno e mezzo di pandemia già alcuni negozi si sono attivati con tale modalità per essere vicini alle persone in difficoltà.
(red.)