La terza edizione dell’evento, in programma il 19 e 20 settembre all’Allianz Cloud di Milano, sarà un ritorno alle origini, ai temi caldi del mercato dell’ottica, con focus sulle soluzioni per la presbiopia. E un appello affinché qualcosa accada oltre che a non accontentarsi di ciò che abbiamo raccolto in questi ultimi 18 mesi
Siamo arrivati alla terza edizione, senza contare le due anteprime di giugno 2020 e 2021. Il Progressive Business Forum inizia a mettere radici nel nostro mercato e a diventarne un punto di riferimento e allo stesso tempo uno spazio di riflessione. Perché deve essere il luogo in cui porre le domande giuste e offrire una prima risposta ai problemi che ci attanagliano le caviglie nella corsa di tutti i giorni. È stato pensato così dal suo ideatore Ferdinando Fabiano e costruito così insieme, in tre edizioni e due anteprime, che fanno di questo appuntamento il più resiliente alla pandemia che ha colpito anche l’ottica e l’occhialeria.
Oltre a domande e risposte, al Forum dobbiamo darci anche degli obiettivi. Il coinvolgimento della classe medica può sembrare a taluni un azzardo, ad altri una voce fuori posto. Ma è essenziale. Senza il coinvolgimento degli oculisti tutti gli sforzi di questo settore possono essere divisi in due e la seconda parte chiusa in un cassetto. Soprattutto su alcuni temi tecnici come la presbiopia e, nel prossimo futuro, la progressione miopica. Le soluzioni che offrono quotidianamente gli ottici si avvicinano ogni anno di più alla versione medicale dell’approccio alla vista. Per questo al Progressive Business Forum 2021 si salutano i grandi nomi che hanno caratterizzato la seconda edizione, da Tremonti a Stigliano e Morace, ad esempio, e si guarda dentro noi stessi. Con tre obiettivi, che verranno dichiarati all’inizio dell’evento. Il primo è trovare un accordo di intenti tra il mondo ottico e quello oculistico sulla gestione comune del paziente-cliente presbite. Il secondo è creare un’offerta top di formazione alla gestione del presbite. Il terzo è realizzare in cooperazione una campagna di sensibilizzazione che favorisca la triangolazione fra ottico, cliente-paziente e oftalmologo, con il supporto dell’industria oftalmica italiana che sarà presente in massa nella grande cornice dell’ex Palalido.
Se ci è bastato resistere alla pandemia non senza qualche soddisfazione di business, oggi dobbiamo prendere slancio da questa posizione privilegiata di mercato e spiccare il volo verso una dimensione più moderna della professione. Ricordo una massima del grande maestro d’orchestra austriaco Herbert Von Karajan: se hai già raggiunto i tuoi obiettivi, significa che te li sei posti troppo in basso.