Progressive Business Forum 2020: con il digitale si colgono più opportunità

Lo afferma Nicola Di Lernia, che insieme a Michela Vuga il 21 e 22 settembre sarà il conduttore della seconda edizione dell’evento promosso dall’editore di questa testata

Proseguire la felice esperienza del 2019 tenendo conto della soluzione mista, con parziale presenza fisica di pubblico e un’ampia platea sulla piattaforma digitale, che caratterizzerà quella del 2020. È la premessa da cui nasce il Progressive Business Forum di quest’anno. «Offriremo, da un lato, una fotografia del mercato grazie ai dati di Anfao, dall’altro risponderemo ad almeno una domanda vitale per questo segmento merceologico, cioè la resistenza al multifocale da parte dei neopresbiti, con l’ausilio della seconda ricerca sul consumatore finale voluta da b2eyes: tutto questo per proporre spunti concreti utili a reagire a un mercato ancora più complesso come quello post Covid – spiega Di Lernia al nostro quotidiano - La prima parte dell’evento in diretta streaming, del resto, contiene tutti gli ingredienti necessari a un imprenditore dell’ottica per poter prendere le decisioni chiave in tempo reale». Una prima parte, quella della mattinata del 21 settembre, caratterizzata dalla presenza di un vero e proprio “dream team”. «Bisogna sempre superarsi e con questo panel di ospiti siamo certi che ci riusciremo - sottolinea Di Lernia - Inoltre oggi il business dell’ottica non solo è flat come un anno fa, ma deve anche fronteggiare le difficoltà del post Covid. Ecco perché è stato scelto un economista visionario come Giulio Tremonti, autore, tra l’altro, di un recente libro di grande valore come Le tre profezie. E perché interverranno anche un apprezzato esperto di retail come Giuseppe Stigliano e un profondo conoscitore dei trend di consumo, oltre che del mondo dell’ottica, come Francesco Morace. In appena due ore i partecipanti potranno avere il miglior quadro possibile dei rischi e delle opportunità del mercato in generale e di quello delle progressive in particolare». Del resto oggi in Italia circa la metà della popolazione «ha dai 45 anni in su, eppure la penetrazione delle soluzioni multifocali rimane bassa - dice ancora Di Lernia - Inoltre, in questo delicato momento post pandemia servono pungoli più forti per convincere il consumatore ad avvicinarsi al progressivo già nella fase incipiente della presbiopia: uno strumento di business fondamentale per avere un cash flow importante, oggi ancora più determinante per il conto economico di un centro ottico».

Quali saranno gli elementi di continuità e quelli di rottura tra l’edizione fisica del 2019 e quella digitale di quest’anno? «Ritmo, concretezza e la capacità di mettere a fuoco l’essenza, cioè solo le parti migliori, garantiranno la continuità, mentre le potenzialità del Virtual Congress Center di b2eyes permetteranno a chi partecipa di avere sotto controllo l’intero evento e, in un secondo momento, anche di scegliere i temi da approfondire. In altre parole, di poter cogliere più opportunità», conclude Di Lernia (nella foto, da sinistra, con Ferdinando Fabiano, editore di b2eyes e promotore dell'evento, e Vuga durante l'Anteprima del Progressive Business Forum 2020 del 22 giugno scorso).

A.M.

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