Tivoli: sei centri ottici donano occhiali ai minori in difficoltà

L’iniziativa solidale vede coinvolti i punti vendita Berti Manrico, Berti Raffaele, Depa Vision, Le torri, Mantovani e Optistar aderenti all’Unione Commercianti dell’Area Tiburtina: metteranno a disposizione oltre cento ausili visivi completi di lenti oftalmiche per i ragazzi provenienti da nuclei familiari che si trovano in condizioni di sofferenza economica

I sei centri ottici «offriranno 20 paia di occhiali da vista ciascuno, per un totale di 120, da fornire a bambini e bambine, ragazzi e ragazze fra i 3 e i 14 anni, le cui famiglie stiano affrontando maggiori difficoltà economiche, anche a causa dell’attuale emergenza epidemiologica da Covid 19», si legge in una nota pubblicata sul sito del Comune di Tivoli. Agli interessati viene messo a disposizione un numero amico: sarà poi un assistente sociale a valutare le richieste segnalando l’elenco dei destinatari agli ottici aderenti all’iniziativa, sino a esaurimento degli equipaggiamenti offerti. «Ai minori che saranno indicati come beneficiari della donazione saranno fornite, a titolo gratuito, montature selezionate e lenti oftalmiche certificate con indice di rifrazione 1.5 e gradazioni con sfera max +/-4.00 e con cilindro max +/-2.00», prosegue il comunicato.

«L’iniziativa è nata da una idea della nostra associazione, che riunisce attività commerciali e produttive del territorio, e dalla comune volontà di partecipazione in un periodo negativo come questo, in cui solo tendendoci la mano e stando uniti potremo progettare un futuro, che sicuramente sarà differente», commenta a b2eyes TODAY Manrico Berti, titolare dell’omonimo centro ottico e presidente della Unione Commercianti dell’Area Tiburtina che, sottolinea il professionista, si è riformata a marzo 2020, dopo circa venticinque anni che tale realtà associativa mancava in città. «Quando sono stati assegnati i buoni spesa nei due precedenti lockdown sono state visionate oltre mille famiglie in sofferenza economica sul territorio, che ne hanno beneficiato - aggiunge Berti - Oltre a questo c’è stata una segnalazione da parte dei presidi delle scuole circa il fatto che, con i ragazzi in dad, molti nuclei familiari erano in difficoltà in quanto non dotati di tablet, dispositivi o persino collegamenti a internet. Grazie all’intervento di alcune associazioni per il sociale si è potuto dare un contributo all’acquisto della dotazione tecnologica. La nostra preoccupazione, essendo io e i colleghi consapevoli delle problematiche visive che i ragazzi possono affrontare, era che le famiglie non fossero in grado di comprare neppure l’occhiale, perciò ci siamo attivati. Il numero per le richieste è già operativo, attendiamo a breve di ricevere su appuntamento i primi giovani che ci verranno indirizzati dagli assistenti sociali» (nella foto, una veduta dei Giardini di Villa D'Este, a Tivoli).

N.T.

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