L’azienda, distributrice esclusiva sul canale ottico nazionale dei prodotti Nidek e Oculus per laboratorio e sala refrazione, a un anno dal suo lancio sul mercato interno porta al Convegno 2021 di Monopoli il topografo della società tedesca, che analizza in maniera professionale il film lacrimale
«Il nuovo Keratograph 5M OCULUS (nella foto) è una rivoluzione nella topografia e nello screening per i disturbi dell’occhio secco - spiegano con una nota in R.O.M. - La sua telecamera a colori ad alta risoluzione e il variatore di ingrandimento integrato aprono prospettive nuove nell’analisi professionale del film lacrimale: è possibile, infatti, individuare in modo rapido e affidabile la causa della sindrome della secchezza oculare grazie al Jenvis Pro Dry Eye Report, che misura, senza l’applicazione di fluoresceina, la stabilità e il tempo di rottura del film lacrimale. La registrazione video, fino a 32 immagini al secondo, consente di studiare la diffusione delle particelle del film lacrimale stesso e di trarre conclusioni sulla sua dinamica e viscosità». Le alterazioni morfologiche del tessuto delle ghiandole di Meibomio possono essere rese visibili, secondo quanto dichiarato da R.O.M., per mezzo del Meibo-Scan che, grazie ai vari ingrandimenti, esegue la meibografia esaminando sia la palpebra superiore sia quella inferiore. «Un film lacrimale intatto e un buon apporto di ossigeno alla cornea sono indispensabili per indossare una lente a contatto in maniera confortevole - proseguono dall’azienda guidata da Tomaso De Cesare - L’opzione OxiMap del Keratograph 5M rappresenta la trasmissibilità dell’ossigeno su tutta la superficie della lente morbida in diversi colori a seconda della potenza ottica». Keratograph 5M fornisce una definizione completamente automatica del rossore bulbare, grazie alla funzione R-Scan, capace di «documentare e classificare il rossore limbale e bulbare in maniera oggettiva, rilevando i vasi della congiuntiva e valutando il grado di arrossamento - aggiungono da R.O.M. - Le alterazioni corneali come il cheratocono possono essere rilevate in una fase precoce, acquisendo dati precisi e affidabili, generati da misurazioni senza contatto, valutati automaticamente e rappresentati in diagrammi che offrono una grande quantità di informazioni da sottoporre al medico oculista».
(red.)