Dal 1° luglio sarà disponibile presso i centri ottici partner dell’azienda oftalmica la nuova lente, dal concept innovativo, sviluppato per soddisfare le richieste di coloro che si avvicinano per la prima volta al mondo del multifocale
Nuove abitudini, nuova dimensione del campo visivo, gestione differente dei movimenti oculari: sono tutti i cambiamenti che, affrontati insieme, possono indurre delle perplessità nel neoportatore di lenti progressive e possono essere tanto più impattanti se, per aver posticipato l’acquisto, arriva a indossarle quando la correzione della presbiopia ha già raggiunto livelli importanti. Lo sostiene Optovista, che si è chiesta come fosse possibile agevolare questo target. «Design evoluto, di ultima generazione per una lente progressiva digitale, semplice da ordinare e da proporre, che coniughi prestazioni, acuità visiva e posizionamento commerciale: da queste considerazioni nasce Ops Inova 2.0 (nella foto, l’immagine di campagna) che, avendo un’ottima performance anche nella zona di visione intermedia, diventa la migliore alleata della vita dinamica che spesso conduciamo - si legge in una nota della società bolognese - La zona di aberrazione laterale può essere, infatti, interpretata come una zona cuscinetto che accompagna passo passo il portatore verso un utilizzo corretto e spontaneo delle lenti progressive». Alla performance tecnologica si coniuga un ampliamento della gamma dei materiali disponibili, includendo quelli con elevato filtro selettivo Optovista UV400 e Optovista Bluvex 420.
«Ancora una volta abbiamo deciso di differenziarci, investendo per sviluppare e presentare una soluzione visiva evoluta anche nella prima fascia di prezzo - commenta nel comunicato Paolo Pettazzoni, presidente e amministratore delegato di Optovista - In partnership con i nostri clienti perseguiamo la massima soddisfazione del portatore finale e per far ciò è necessario fornire sempre un prodotto performante».
(red.)