Videogiochi, la cura per l'occhio pigro funziona

Nintendo o Game Boy: è questa la cura prescritta un bimbo inglese che soffriva di ambliopia, alterazione meglio conosciuta come “occhio pigro”, dovuta al fatto che il cervello sceglie di privilegiare le informazioni che gli provengono da uno solo dei due occhi, invece che da entrambi. Il piccolo ha potuto, quindi, cimentarsi nel gioco per circa due ore al giorno di videogiochi, con l’occhio “buono” bendato. Infatti è quest’ultima la cura più efficace per questa situazione: bendare l’occhio sano in modo da costringere l’altro a utilizzare le informazioni che provengono dal cervello. Secondo la madre del piccolo e come riportato da corriere.it, grazie a una sola settimana di cura la capacità visiva di suo figlio sarebbe aumentata del 250 per cento. Come è intuibile “obbligare” un bambino a due ore di videogiochi è un tipo di trattamento che risulta gradito, ma aldilà dell'aspetto ludico rappresenta un'ottima forma di allenamento poiché costringe l'occhio a continui movimenti alla ricerca del migliore punto di focalizzazione. Inoltre, una consolle è per un bambino un oggetto familiare e facile da usare e consente ai medici di velocizzare i tempi di cura.
(red.)

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