Vado a Silmo perché…

Con 80.000 m2 di superficie su un unico livello, il Silmo gioca la carta dell'ottimizzazione per i 950 espositori presenti. Secondo gli organizzatori, per quattro giorni, tutta la filiera dell'ottica e dell'occhialeria trarrà vantaggio dall'ambiente unificato, per una visita comoda, veloce, intensa e ricca di avvenimenti.
«Noi siamo sul mercato da 43 anni con la nostra azienda e da 25 anni andiamo alla fiera parigina – ha dichiarato Marco Castellani, amministratore unico dell’omonima azienda di Domegge di Cadore - Direi che ci crediamo e lo abbiamo ormai trasformato in un appuntamento fisso con i nostri distributori e i nostri venditori ai quali presentiamo i cataloghi con le novità. Francamente non ho grandi aspettative perché il momento mi sembra ancora critico, ma sicuramente reputo il Silmo un’occasione alla quale non possiamo rinunciare».
«La fiera resta la principale occasione per incontrare i propri clienti, il luogo dove, in pochi giorni, si possono incontrare molte persone – dice Nadia Zampol della Martini Occhiali, una degli aderenti alla partecipazione collettiva di Confindustria Belluno Dolomiti - Ci auguriamo di vedere soprattutto i clienti più lontani, quelli per esempio dei mercati dell’Estremo Oriente o chi ci rappresenta sui mercati americani. L’alternativa alla fiera è quella di viaggiare, quindi un investimento altrettanto notevole in denaro e in fatica fisica».
La prima giornata ha mostrato il solito elevato flusso di visitatori al Village, l’area destinata agli occhiali di design, e un movimento più tranquillo nei padiglioni e tra gli stand delle altre tipologie di prodotti in mostra.
(red.)

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