Una nuova cura contro la retinite pigmentosa

Come riportato da libero-news.it, gli scienziati americani sono riusciti a intervenire sul codice genetico dei topi da laboratorio afflitti da retinite pigmentosa, modificando e bloccando il processo degenerativo della malattia grazie all’utilizzo di particolari capsule. Queste capsule curative, iniettate direttamente nell’occhio delle cavie, raggiungono i fotorecettori della retina, riparandoli e prevenendo totalmente la degenerazione dei coni grazie alla tecnica del DNA ricombinante: con l’introduzione di geni selezionati, infatti, capaci di conferire nuove caratteristiche alle cellule riceventi malate, dette appunto ricombinanti, i ricercatori sono stati in grado di alterare la sequenza del gene originale e di produrne uno più adatto al problema della degenerazione visiva a cui condanna la retinite pigmentosa.

(red.)

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