Staminali per curare la retinite pigmentosa

Secondo lo studio, testato in via preliminare sui topi, la strategia potrebbe potenzialmente dimostrarsi valida anche per quel milione e mezzo di persone nel mondo che soffre di retinite pigmentosa, malattia causata dalla morte delle cellule periferiche della retina. Come riportato nel sito dell’università newyorkese, grazie all’impianto di nuove cellule, infatti, un quarto dei soggetti sui quali si è intervenuto avrebbero riacquistato la vista, nonostante alcune complicazioni riscontrate che renderebbero al momento ancora troppo rischiosa la sperimentazione sugli esseri umani. La scoperta appare particolarmente interessante perché, se verificata, permetterebbe di creare un numero potenzialmente illimitato di cellule e di sopperire al problema della limitatezza dell’epitelio di donatori volontari, ad oggi impiegato per i trapianti sui pazienti affetti dalla patologia oculare.
(red.)

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