L’esposizione raccoglie una selezione di foto degli archivi della Nasa ed è curata dall’ingegnere astronautico Alessandro Golkar, ricercatore presso il Massachusetts Institute of Technology - Department of Aeronautics and Astronautics - di Boston, dove si occupa di ricerca e consulenza ingegneristica per la Nasa nella definizione del futuro programma di esplorazione spaziale umano. Cinquant’anni fa, il 12 aprile del 1961, Yuri Gagarin fu il primo uomo a viaggiare nello spazio all’interno della navicella Vostok 1. Oggi, per il quarantaduesimo anniversario dello sbarco sulla luna e proprio nell’anno dell’ultima missione dello Shuttle, la mostra di Ravenna vuole ripercorrere idealmente le tappe dell’evoluzione del programma spaziale umano: da una competizione politica tra nazioni a un'era di apertura alla collaborazione fino alla futura esplorazione internazionale.
«Mi sembrava giusto festeggiare quest’anniversario con un’esposizione che, per quanto piccola, fosse curata sin nel minimo dettaglio e raccontasse le imprese umane nello spazio, soprattutto in una città come Ravenna che vanta un importante Planetario – commenta Luciano Perris, amministratore delegato dell’omonimo gruppo - Dalle macchine fotografiche Hasselblad, usate per ritrarre le immagini degli astronauti sulla Luna che hanno fatto la storia, ai grandi telescopi orbitanti utilizzati per la ricerca di pianeti abitabili in altri sistemi stellari, l’ottica gioca da sempre un ruolo di scopritrice di nuovi mondi, lontani centinaia di anni luce. L’ottica permette di esplorare laddove l’uomo non avrà mai la capacità di arrivare di persona. E mi piaceva l’idea di dare spazio a questa mostra proprio all’interno del nostro nuovo store di ottica di via Cavour». Il nuovo punto vendita Perris a Ravenna è stato realizzato da Delabo Design Studio, che ha curato anche l’allestimento dell’esposizione (nella foto, Tracy Caldwell Dyson che osserva la Terra dal modulo Cupola della Stazione Spaziale Internazionale).
(red.)