Quanto conta la visione nell’apprendimento della lettura

«In questi anni varie ricerche hanno esplorato il ruolo dei processi visivi nella genesi delle difficoltà di lettura e hanno evidenziato il rilevante, insostituibile ruolo di alcune abilità visive nelle prime fasi dell’apprendimento della lettura da parte del bambino – spiega Maffioletti - La qualità e l’ampiezza degli approfondimenti pubblicati su “Dislessia” prefigurano vari percorsi di approfondimento e sono state favorite dalla concomitanza di alcuni positivi fattori». Quali? «Innanzitutto lo svolgimento della Consensus Conference sui Dsa, realizzata dall’Aid nel 2006, i cui positivi effetti sulla collaborazione multidisciplinare stanno continuando attraverso il lavoro del panel interassociativo sulla verifica e l’aggiornamento della Consensus Conference sui Dsa – dice ancora Maffioletti - Inoltre l’accresciuta competenza scientifica e professionale degli ottici optometristi italiani, effetto dell’introduzione in Italia, a partire dall’anno accademico 2001-2002, dei corsi di laurea in Ottica e Optometria in varie sedi universitarie. Infine l’attenzione e la lungimiranza dei responsabili scientifici di “Dislessia”, che hanno individuato e dato spazio a questo tema ponendo le basi per nuovi approfondimenti e stimolando clinici e ricercatori ad approfondire ulteriormente e più compiutamente il ruolo della visione in quella complessa e affascinante capacità degli esseri umani che costituisce la lettura».
(red.)

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