Pubblicità, rotta da invertire (anche nell’ottica)

Erano 11 le campagne in nomination, votate oggi dagli addetti ai lavori: ne usciranno 3 tra le quali verrà scelto il vincitore del premio. Il risultato sarà reso noto il 17 ottobre nel Salone dei 500 in Palazzo Vecchio a Firenze, all’interno di “Maestro Ottico”, l’evento organizzato per onorare gli ottici italiani con più di trent’anni di esperienza.
L’incontro odierno è stato anche un interessante momento per riflettere sul ruolo della pubblicità al giorno d’oggi: nella prima parte, infatti, si è tenuto un seminario sull’argomento in cui sono intervenuti Sergio Baratelli e Paolo Iabichino, rispettivamente managing director e direttore creativo di Ogilvy, agenzia pubblicitaria leader a livello globale, con due sedi italiane, a Milano e a Roma: hanno illustrato i cambiamenti che hanno investito il mondo dell’advertising, in conseguenza dell’avvento di Internet e di nuovi assetti economico-finanziari. «La pubblicità – ha detto Iabichino - ha subito una battuta d’arresto considerevole rispetto al passato e, in particolare, al decennio ’80-’90, gli anni d’oro dell’advertising. Oggi più che mai, nell’ottica di un recupero d’importanza e significato della pubblicità e di ciò che essa rappresenta, c’è un’urgenza d’innovazione che muove non solo in direzione della spinta creativa, ma anche dei messaggi e dello spirito con cui essi vengono veicolati. Per questo, giocando con le parole, ho utilizzato il termine “Invertising”, per sottolineare l’esigenza di rivedere l’atteggiamento che sta alla base delle regole della comunicazione, per un recupero dei contenuti, della connessione con il consumer e della dimensione dell’eticità».
V.G.

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