«È veramente il colmo, punti vendita così dovrebbero essere immediatamente espulsi dalle associazioni di categoria, qualora ne facciano parte – aggiunge Spena – Ma hanno responsabilità anche i grandi gruppi fornitori di lac, che spesso attuano una politica distributiva troppo liberalizzata». Gli fa eco l’ottico piemontese Massimo Castro: «Per evitare la massificazione distributiva abbiamo optato per un fornitore come Safilens, che utilizza buoni materiali e non vende nei centri commerciali».
Il problema, però, non riguarda soltanto le lenti a contatto. «Si è cominciato con i premontati in farmacia, si è poi passati agli occhiali da sole in profumeria, per arrivare agli occhiali da lettura in edicola o addirittura a quelli da 2 euro nei mercatini – afferma Castro – Come se non bastassero i colleghi che applicano sconti fuori da ogni limite…».
Che cosa potrebbero fare le associazioni di categoria per contenere questi e altri fenomeni negativi, ad esempio la contraffazione? «Dovrebbero investire in diffuse campagne pubblicitarie che sensibilizzino il consumatore finale», sottolinea Spena.
A.M.
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