Premontati “illegali”: le azioni di Federottica

«In riferimento a segnalazioni pervenute da parte di associati in merito alla commercializzazione nei centri Decathlon di occhialini da nuoto graduati per miopia, Federottica si è già attivata da parecchi mesi coinvolgendo sia la Confcommercio nazionale sia il ministero della Salute che sta oggi gestendo la questione», si legge in una circolare diffusa presso i centri ottici associati il 22 marzo scorso da Federottica, che nello specifico di questa catena si dice «in attesa di sviluppi che riteniamo positivi per il ritiro dei sopracitati prodotti nei loro negozi».
Diverso, invece, il caso di Tiger e Leroy Merlin. «In riferimento a segnalazioni pervenute da parte di associati in merito alla commercializzazione nei negozi Tiger di occhiali da lontano con gradazione sferica negativa, Federottica si è già attivata a partire da dicembre 2015 per richiedere il ritiro dei prodotti – prosegue la circolare - Non avendo ricevuto riscontro da parte dell’azienda, la stessa Federottica ha reiterato la richiesta di ritiro coinvolgendo anche il ministero della Salute. Nel caso di ulteriore mancato riscontro alle nostre richieste, ritenendo la vendita di tale prodotto - senza ombra di dubbio - non corretta, provvederemo con i successivi passi percorribili. In riferimento a segnalazioni pervenute da parte di associati in merito alla commercializzazione nei negozi Leroy Merlin di occhiali di protezione con lenti correttive progressive di qualità ottica, Federottica si è già attivata da diverse settimane, segnalando tale pratica anche al ministero della Salute. Anche in questo caso, ritenendo la vendita di tale prodotto - senza ombra di dubbio - non corretta, nel caso di mancato riscontro da parte dell’azienda, provvederemo con le successive azioni a tutela della nostra categoria».
In Federottica, tuttavia, ricordano che non è sufficiente fare una segnalazione del problema per ottenere un riscontro positivo immediato. «Le risoluzioni a nostro favore di tali problematiche sono condizionate dal grado di “difesa” che le controparti possono mettere in campo: pertanto, per arrivare al ritiro della merce o al sequestro, può capitare che vengano effettuate delle verifiche che, anche se possono sembrare una perdita di tempo oppure una mancanza attenzione da parte nostra verso la problematica denunciata, sono in effetti normali per l’Amministrazione competente, specialmente quando trattasi di aspetti legali – sottolinea ancora la circolare - Il non comunicare ufficialmente da parte nostra le azioni effettuate, diventa pertanto, nella maggior parte dei casi, opportuno e strategico».
(red.)

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