Mido 2011: il design è sempre di casa

È stato molto il traffico per le “vie” del padiglione destinato ai brand di design, anche per i nomi meno noti al mercato italiano come Wissing, un’azienda tedesca produttrice di occhiali in acetato costituiti da lastre colorate impilate, che ha attirato a sé molte persone che chiedevano di poterne acquistare direttamente un paio. «Ci sono stati molti visitatori in questi giorni, soprattutto nella giornata di domenica – ha affermato Giuseppe Tricomi, responsabile commerciale del brand francese Roussilhe – L’edizione 2011 è andata meglio rispetto a quella dello scorso anno. La gente si ferma perché attirata dalle nostre montature in acetato che resta la tendenza che va per la maggiore in questo periodo». Anche per il brand inglese Connection l’evento appena concluso è stato soddisfacente. «Abbiamo avuto lo stand pieno in tutti i giorni della fiera - ha dichiarato Stefano Castellani, distributore esclusivo del marchio per il mercato italiano - E abbiamo riscontrato un grande interesse anche per l’altra linea nel nostro portafoglio, William Morris». L’edizione 2011 ha, inoltre, determinato un’inversione di tendenza per aziende e marchi già presenti da alcuni anni al Mido Lab, che oggi raccolgono i frutti di una buona semina. «Abbiamo svolto un’azione sistematica sugli ottici italiani e nelle tre giornate di fiera ne abbiamo visti parecchi, già clienti ma non solo», ha detto Luca Ricci, responsabile marketing di Look, che ha fatto debuttare a Mido il nuovo brand Piccino. Anche alla Pramaor hanno raccolto reti cariche di contatti in fiera. «Questo Mido è andato molto bene, con molti ottici italiani che sono giunti spontaneamente a vedere il nostro prodotto – ha sottolineato Nicola Del Din, titolare di Pramaor – Ma è stata un’edizione particolarmente frizzante anche per il Far East, dove abbiamo già diversi distributori, ma sono venuti a trovarci anche dalla Cina e dalla Corea» (nella foto un'immagine del padiglione 24).
(red.)

Punto vendita