Le Olimpiadi? Non aumentano il traffico nel centro ottico

Ma può una kermesse come quella olimpica spingere in qualche modo la richiesta di maschere da sci e occhiali tecnici per outdoor in ambiente innevato anche presso i centri ottici? Al momento è ancora presto per capire se ci sarà un “effetto Olimpiadi”, ma le prime impressioni non sono particolarmente positive. «Magari lo vedremo solo più avanti – dice a b2eyes.com Enrico Fattor, titolare del centro ottico Occhi 1907 di Bormio, nota località sciistica in Valtellina - Succede a volte che i clienti cerchino un occhiale specifico, che hanno visto indossare da atleti famosi durante le gare e che però ha anche un elevato contenuto tecnico, ma al momento non ho ricevuto richieste specifiche né vissuto incrementi legati all’evento sportivo in sé». Dello stesso parere è Luca Guerra, titolare di Ottica Gianni a Bolzano. «In effetti speravamo che qualche cliente, avendo magari visto in tv un atleta con un particolare modello di occhiali, fosse spinto dal desiderio di provarli – afferma al nostro portale il professionista altoatesino, che è anche presidente della Federottica locale - Ma così non è stato, forse anche per colpa del maltempo di questi giorni, che non invoglia molto alla ricerca e all’acquisto. Da traino funziona invece molto di più il Giro d’Italia: nel periodo estivo è più frequente che arrivino consumatori interessati agli occhiali da ciclismo».
Quel che è certo è che comunque i clienti si affidano ai consigli dell’esperto e ricercano grande competenza e professionalità quando si tratta di protezione degli occhi in montagna e sulla neve, soprattutto nelle località sciistiche, dove la vendita di tali articoli rappresenta una buona fetta di mercato. «Trattiamo in particolare prodotti come le maschere Salice o gli occhiali Oakley e Adidas, nei quali è possibile anche inserire, grazie a degli aggiuntivi interni, le lenti di prescrizione – prosegue Fattor - Sono modelli personalizzabili e a elevato contenuto tecnico, su cui puntiamo molto dato che conosciamo assai bene le esigenze di chi scia e vive la montagna. Certo, per realizzare la vendita di un articolo del genere bisogna pensare di investirci anche un’ora, perché il cliente va seguito, bisogna dargli spiegazioni dettagliate e approfondite. Diventa quasi una vendita tecnica, in cui dare prova di grande professionalità di fronte a un consumatore che è molto informato e quando entra in negozio praticamente ti testa». Una panoramica su quello che il mercato offre  nel segmento maschere da sci e occhiali tecnici è presente sul numero 1 di b2eyes magazine, già nei centri ottici (nella foto, Tina Maze, medaglia d'oro nella discesa femminile e nello slalom gigante a Sochi 2014, indossa casco e maschera Carrera).
N.T.

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