Le malattie degli occhi parlano lingue diverse

La degenerazione maculare senile è un disturbo visivo divenuto ormai simbolo della civiltà progredita e industrializzata, venendo comunemente riconosciuto come la prima causa di cecità nel mondo occidentale tra i soggetti sopra ai 60 anni. Gli stili di vita tipici di una vita agiata, oltre al dato inevitabile dell’avanzamento dell’età, sono tra le sue cause principali. Tutt’altri scenari si prospettano, invece, nei paesi sottosviluppati, dove la carenza di risorse idriche e di igiene provoca danni incalcolabili. È quanto emerso ieri a Milano, in occasione dell’incontro sul tema delle malattie oculari tenutosi all’Università degli Studi di Milano e organizzato da Vision+, durante la Giornata mondiale della vista.
«Ben 2,6 miliardi di persone non hanno accesso all’acqua e questo causa disagi fisici di gravissima portata nel Terzo Mondo - ha affermato Gaia Sannoni nell’incontro di ieri, analizzando la strettissima correlazione tra salute oculare e acqua - Allo stato attuale circa 150 milioni sono affette da tracoma, una malattia agli occhi che viene trasmessa tramite le mosche, è infettiva e nei casi più gravi può portare alla cecità. Un altro disturbo visivo, l’oncocercosi, sempre provocato da un parassita presente nell’insetto, ha afflitto l’Africa Occidentale negli anni scorsi, ma ora, fortunatamente, è stata debellata».
V.G.

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