Lo ha reso noto domenica a Bologna Simona Minchiotti (nella foto), Medical Officer dell’Organizzazione mondiale della Sanità e responsabile per il progetto di Prevenzione della Cecità infantile supportato da Lions club International Foundation, in occasione del 37° Congresso dell’Albo degli optometristi. Oggi nel mondo sono 246 milioni gli ipovedenti e 39,4 milioni i non vedenti. Le cause maggiori dei deficit visivi sono rappresentate dai vizi di refrazione (42%), rimediabili grazie all’utilizzo di occhiali adeguati, e dalla cataratta (33%). Se si considera la distribuzione per età dell’ipovisione si nota che il 65% delle persone con disturbi visivi dovuti a ipovisione hanno un'età maggiore di 50 anni.
Secondo Minchiotti, questi dati sono una chiara dimostrazione di quanto questo contributo professionale sia diventato rilevante, considerando, inoltre, che le persone maggiormente affette da problemi di ipovisione, gli over 50, continuano ad aumentare demograficamente (18% in più rispetto al 2004). La maggior parte dei vizi di refrazione, inoltre, possono essere evitati attraverso una buona prevenzione, accertamenti più frequenti e utilizzo di occhiali adeguati.
(red.)