«Sarebbe interessante far sapere alle organizzazioni nazionali degli ottici cosiddetti indipendenti, quali sono i marchi di occhiali e lenti da vista che vengono venduti tra pane, uova, pannolini, saponette e quant’altro, all’interno dei supermercati Conad (nella foto), Panorama, ecc. – afferma a b2eyes.com il manager veneto, una lunga esperienza nel segmento delle lenti oftalmiche, ora alla guida delle vendite nell’azienda fondata nel 1965 da Romano Angelini nella Capitale – In questo modo, forse, qualche ottico potrebbe iniziare a riflettere sull'opportunità di continuare a trattare certi prodotti o esporre certi brand nel proprio punto vendita».
Secondo Casellato, dunque, la proliferazione di corner e negozi all’interno di centri commerciali, iper e supermercati favorisce la corsa al ribasso nei prezzi, a scapito della qualità e, soprattutto, della professionalità dell’ottico tradizionale. «È curioso constatare come i vertici delle associazioni professionali alzino la voce su questioni come i premontati o gli occhiali nelle riviste, mentre non si preoccupano di quali aziende commercializzino le montature o le lenti oftalmiche nei punti vendita della grande distribuzione», sottolinea ancora Casellato.
A.M.
I corner ottici nella Gdo? Colpa delle multinazionali
