Carissimi colleghi, vi scrivo per la necessità di portare a conoscenza di tutti il motivo per cui la U.N.O., insieme a A.I.O., F.I.O., S.Opt.I., ANDOM e ad alcuni istituti di formazione (Irsoo, Zaccagnini e ReN.I.O.O.), ha sottoscritto una pubblica lettera per opporsi al tentativo di inserire nella conversione in legge del decreto legge 2518 anche detto MILLEPROROGHE un emendamento che prevedeva l’istituzione dell’unica figura sanitaria professionale, quindi universitaria, di ottico-optometrista e la soppressione della figura dell’ottico abilitato. Per gli ottici in essere veniva consentito l’esercizio dell’attività (con le limitazioni odierne), mentre non se ne prevedeva quell’equipollenza (che tanto preoccupa la Società Oftalmologica Italiana) previo corso, peraltro non necessariamente obbligatorio, previsto dall’art. 4 della legge 42/99 e messo in atto per tutte le professioni e/o arti ausiliarie oggi regolamentate come professioni sanitarie. Questa incomprensibile proposta, che avrebbe limitato l’ottico odierno e non avrebbe riconosciuto gli sforzi di coloro che nel corso degli anni si sono evoluti con corsi di Optometria o gli attuali corsi universitari, è stata di fatto sostenuta esclusivamente da Federottica. Nei recenti incontri interassociativi, invece, si è sempre sostenuta la necessità della doppia figura: quella di un Ottico tecnico a presidio della distribuzione specializzata (questo sì fabbricante) e quella di un Optometrista, professionista sanitario, quale specialista nella scienza della visione in ambito sanitario. Questo non è smentibile da alcuno tanto che anche recentemente, nell’ambito di un tavolo interassociativo organizzato il 13 settembre 2010 dall’ASSOGRUPPI, la doppia figura è stata ribadita anche dal membro della Giunta di Federottica, Sig. Nicola Ricco e dalla dott.ssa Rossella Fonte, Presidente dell’Albo degli Ottici Optometristi (fino al 2009 era solo degli Optometristi), alla presenza del segretario di FEDEROTTICA, Dott. Mauro Di Terlizzi. All’incontro hanno partecipato tutti gli esponenti sindacali, professionali e del mondo della distribuzione associata e succursalista. Il verbale dell’incontro è a disposizione di chiunque ne faccia richiesta, insieme al testo dell’emendamento e alla presa di posizione sottoscritta dalla U.N.O.
(red.)