Cataratta, buona visione in meno di 48 ore

L’intervento chirurgico di cataratta è oggi il più diffuso in Italia: si stima che vengano trattati oltre 600 mila pazienti. Come riporta il giornale.it, le nuove tecnologie applicate alle apparecchiature chirurgiche, le particolari caratteristiche dei materiali e i recenti design delle lenti intraoculari hanno permesso di ridurre l'ampiezza degli accessi chirurgici da 3,2 a 1.8 millimetri. «A prima vista sembra poca cosa, ma ci sono voluti anni di ricerca e sperimentazione per ottenere gli ottimi risultati che oggi possiamo trasferire con sicurezza ai nostri pazienti - spiega Carlo Vanetti (nella foto), microchirurgo oculare di Milano e membro della Ascrs, American society of cataract and refractive surgery - Cercare di ridurre la dimensione delle incisioni è sempre stata una priorità nell'evoluzione della nostra tecnica chirurgica. In pochi anni si è passati da tagli di 6 millimetri, con la necessità di dare punti di sutura, a incisioni a valvola di 3.2 millimetri senza sutura, oggi possiamo operare con tranquillità attraverso microfori di 1.8- 2 millimetri, solo con anestesia topica in gocce di collirio». Per il paziente il vantaggio è veder dimezzato il trauma su di un organo piccolo e delicato come l'occhio. La riduzione, inoltre, della quantità e del flusso di liquido utilizzato per frammentare e aspirare la cataratta consente una chirurgia più delicata e precisa anche nei casi più complicati. Altri vantaggi consistenti della Microincision Cataract Surgery (Mics) sono la rapidità della cicatrizzazione e la riduzione dell'astigmatismo post operatorio, che permettono al paziente di riacquistare una buona visione già nelle 24-48 ore dopo l'intervento.
(red.)

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