Bufera sulla Sipao: il vertice si è dimesso

Come riportato, dal Corriere delle Alpi, Il presidente Valter Da Rin preferisce non confermare né smentire la notizia, né vuole entrare nel merito della questione, ma le dimissioni sarebbero la diretta conseguenza di una mozione di sfiducia presentata nei giorni scorsi e sottoscritta da una trentina di aziende sulle ottanta associate. Nel frattempo a tutti gli imprenditori iscritti a Sipao è arrivata una lettera con la quale il presidente Da Rin spiega la situazione, ovvero la presenza della mozione di sfiducia formalizzata il 25 febbraio.
Nella lettera, datata 1° marzo, si lascia intendere anche che l’assemblea già convocata per l’11 marzo e il convegno promosso per il giorno successivo verranno rinviati, perché difficilmente potrà essere recuperato un clima sereno adatto a lavorare in quei giorni. Infine, sempre nella lettera, Da Rin assicura di voler convocare con la massima urgenza il direttivo per parlare della questione e assumere le decisioni del caso. Decisioni che sarebbero già state assunte, appunto, con le dimissioni di tutti i componenti. A questo punto bisogna capire cosa succederà nei prossimi giorni e chi convocherà l’assemblea necessaria a discutere della mozione di sfiducia. La mozione è stata avanzata da un nutrito gruppo di aziende che ritengono di non sentirsi più rappresentate dal presidente Da Rin, dal suo vice Paolo Cannicci e dal direttivo in generale. Oggetto del contendere è il dibattito sul Made in Italy, non sostenuto con la necessaria forza dai vertici di Sipao.
(red.)

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