Addio a Cesare Voltini, l’ottico che personalizzava gli occhiali

Gli esordi risalgono agli anni ’60, quando Cesare Voltini (nella foto) gestiva un bar a Cremona, ma già cominciava ad appassionarsi agli occhiali e all’ottica, tanto da recarsi tutte le sere a Milano e frequentare la Civica scuola di ottica. Dopo il diploma di ottico e la successiva specializzazione in optometria, apre nel 1973 l’Ottica Voltini, sempre a Cremona, ampliandola nel corso degli anni e trasferendola nella semicentrale via Ghisleri, dove ha lavorato fino a pochi giorni prima della sua morte.
La sua carriera professionale lo ha visto dedicarsi anche alla nascita della catena Prima Visione e a Contact, società di applicazione lenti a contatto e di chirurgia refrattiva: in questi due ambiti la sua strada si è intrecciata con quella del figlio Daniele, l’unico ad aver seguito le orme paterne. «Mentre i miei fratelli Sonia e Giuseppe hanno intrapreso altre attività, io fin da quando avevo 14 anni stavo in negozio a studiare papà che montava le lenti – ricorda Daniele Voltini – Era appassionato soprattutto di refrazione e aveva una grande capacità di capire in profondità i bisogni del cliente, così da costruirgli occhiali personalizzati». Cesare Voltini, che lascia anche la moglie, Rosanna Borghesi, è stato pure presidente dell’Assopto Cremona e si è sempre sentito un ottico indipendente. «Ha stretto un rapporto di stima e di amicizia con Giuseppe Ricco e, più in generale, ha sempre avuto importanti legami professionali con i vertici di Federottica», dice Daniele Voltini.
A.M.

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