«Su misura è l’occhiale, non le lenti: la dichiarazione di conformità ci vuole»

«Gli ottici optometristi sono iscritti al ministero della Salute come fabbricanti di dispositivi medici su misura e nel modulo di iscrizione sono ben specificate le caratteristiche degli occhiali facenti capo a questa categoria – aggiunge l’associazione degli ottici indipendenti italiani, che fa capo a Confcommercio - Inoltre, con dirigenti e funzionari del suddetto ministero sono state decine le disquisizioni in merito al dispositivo medico su misura “occhiale da vista”. Che gli occhiali quotidianamente fabbricati dagli ottici optometristi siano definiti “dispositivi su misura” è quindi cosa certa. Non vi è alcun dubbio, quindi, che ogni occhiale da vista su misura debba essere realizzato, a norma di legge, previa analisi dei rischi connessi al suo utilizzo e con fascicolo progettuale a esso dedicato, con dichiarazione di conformità che viene conservata per almeno 60 mesi e che, su richiesta, deve essere obbligatoriamente consegnata anche all’utilizzatore».
Per quanto riguarda, invece, le lenti corneali, «nel caso in cui esse siano realizzate su misura e non siano quindi un dispositivo di serie, il fabbricante (che non è, in genere, l’ottico optometrista, perché non ci risulta una ampia autoproduzione di tali dispositivi) produrrà dichiarazione di conformità. È invece compito di chi immette in servizio le lenti garantirne la tracciabilità», sottolineano a Federottica.
A.M.

Lenti oftalmiche