Professione

I potenziali presbiti in Italia sono oggi stimati in 28 milioni, in prevalenza uomini. Per quanto riguarda la corretta compensazione del loro problema visivo, tuttavia, rimane molto diffuso l’occhiale premontato, con circa 5 milioni di pezzi venduti l’anno, mentre dal 2000 al 2014 l’incidenza delle lenti progressive è aumentata sì dal 7% al 19% sul totale del numero di lenti oftalmiche vendute, a scapito ovviamente delle monofocali, perché l’utilizzo delle bifocali rimaneva confinato a un irrisorio 1%, lasciando però il nostro paese nelle ultime posizioni della classifica europea in fatto di livello di penetrazione delle multifocali, rispetto, ad esempio, al Regno Unito con il 22%, alla Spagna con il 24%, alla Germania con il 29% e soprattutto alla Francia con un eloquente 45%, secondo i dati GfK. Questi e altri elementi statistici sono stati esposti in occasione dell’incontro di martedì da Marco Procacciante (nella foto), amministratore delegato di Vision Group, alla platea di addetti ai lavori ma soprattutto di giornalisti milanesi intervenuti. A loro, in particolare, sono state indirizzate le molteplici informazioni economiche, tecnologiche e scientifiche, in maniera tale che possano rendere edotto il pubblico dei presbiti sulle innovative soluzioni in materia.
Questo, insieme alla formazione dell’area ottica e all’informazione sulla classe medica, del resto, è uno degli obiettivi del progetto “2019 Anno della presbiopia e delle lenti progressive”: sommando i colleghi romani presenti alla conferenza stampa di inaugurazione del congresso Soi del maggio scorso, dove si è parlato anche di presbiopia, i promotori del progetto hanno complessivamente coinvolto una cinquantina di firme della carta stampata e online, ai quali è stata offerta anche l’opportunità di testare la qualità di un occhiale completo di lenti progressive personalizzate, grazie al contributo di Essilor, Hoya, Zeiss, oltre a quello di Vision Group, su Milano, e di Vision Optika, su Roma.
A.M.