Il gruppo di eyewear ha stretto una partnership strategica con il player globale con oltre novant’anni di esperienza nello sviluppo di specialità chimiche per i trattamenti di superficie: utilizzerà in esclusiva Metallo X nello stabilimento di Longarone, riducendo così l’uso del metallo prezioso che scarseggia in natura
Il nuovo brevetto Coventya permette infatti di diminuire del 90% l’utilizzo di metalli preziosi nei trattamenti galvanici per la produzione di montature da vista e da sole. «Il materiale Metallo X sarà introdotto nello stabilimento di Longarone e permetterà a Safilo di ridurre notevolmente l’uso e il consumo di palladio, metallo estremamente prezioso e raro data la sua scarsità in natura - si legge in una nota congiunta - Questa soluzione contribuirà quindi a un minor sfruttamento del suolo per il reperimento, in particolare, di metalli preziosi con un conseguente minor impatto della produzione in termini di sostenibilità ambientale. Metallo X sarà utilizzato nelle collezioni Safilo prodotte in Italia a partire dall’agosto 2021».
L’impiego di Metallo X è un’ulteriore evoluzione dei processi di produzione sostenibili lanciati negli scorsi anni con i trattamenti galvanici nickel free. «Con l’eliminazione dell’utilizzo del palladio in favore di Metallo X compiamo un ulteriore passo avanti nell’ambito delle nostre strategie di business incentrate sulla sostenibilità e siamo sicuri che tale innovazione possa essere apprezzata dai nostri clienti e consumatori, sempre più attenti a queste importanti tematiche», dichiara nel comunicato Fabio Roppoli, chief product supply officer di Safilo Group. «È stato particolarmente significativo per noi riuscire a creare un materiale che offrisse le stesse caratteristiche qualitative e tecniche del palladio e potesse essere utilizzato in sostituzione completa dei metalli preziosi naturali – commenta nella nota Coline Nelias, international product manager di Coventya - Grazie alla collaborazione con il team Safilo il nostro brevetto è stato introdotto nei bagni galvanici di Longarone (nella foto) in maniera efficace e con standard qualitativi elevati».
(red.)
