La multinazionale farmaceutica ha recentemente lanciato FocalView, una piattaforma di ricerca digitale creata con ResearchKit, che ha lo scopo di monitorare la progressione delle patologie legate alla vista, raccogliendo dati in tempo reale direttamente dai pazienti consenzienti: al momento è disponibile solo negli Stati Uniti e scaricabile da App Store
Adattandosi alla routine quotidiana dei pazienti, l’app può rendere più accessibile la partecipazione a sperimentazioni, accelerando lo sviluppo di nuovi trattamenti. «L’acquisizione dei dati durante le ricerche cliniche oftalmiche tradizionali può essere rigida e poco frequente, rendendo difficile per gli studiosi monitorare lo sviluppo della malattia e acquisire le esperienze dei pazienti - si legge in un comunicato di Novartis - FocalView si propone di agevolare la raccolta dei feedback sulla loro funzione visiva, compresi eventuali cambiamenti nel tempo. Allo stesso tempo, l’app potrebbe fornire ai ricercatori un volume maggiore di dati riferiti dai pazienti, creando progetti di studi clinici più flessibili, accessibili e precisi».
FocalView sarà presto testata per valutarne l’assoluta efficacia. A loro volta i ricercatori valuteranno la facilità d’uso, il livello di iscrizione e la capacità di ottenere documentazione importante per future ricerche di studi clinici. In una fase successiva l’app verrà confrontata con i test visivi tradizionali che si svolgono all’interno di contesti clinici convenzionali. «L’ottimizzazione della tecnologia digitale nella ricerca e nello sviluppo, in particolare nelle malattie oculari, potrebbe avere un notevole impatto sulla qualità dei dati che acquisiamo – afferma nella nota Bertrand Bodson, chief digital officer di Novartis - Riteniamo che app come FocalView, che abbiamo reso disponibile gratuitamente alla comunità di ricerca su una piattaforma open source, possano contribuire ad accelerare lo sviluppo di trattamenti e portarli ai pazienti che ne hanno più bisogno». L’applicazione sarà disponibile in futuro anche in altri paesi.
(red.)
