Visibilia, si va verso il concordato

Da quanto risulta alla Filtea-Cgil veneziana, che ha seguito la vicenda fin dall’estate scorsa, quando sono apparse le prime avvisaglie sulla situazione critica per i dipendenti dell’azienda di Marghera, il liquidatore sarebbe intenzionato ad avviare la procedura di concordato: un passaggio pressoché obbligato, per evitare la procedura fallimentare. In primo luogo va tutelato il Tfr dei 49 addetti, cui l’impresa di occhiali ha fino all’ultimo riconosciuto gli stipendi senza alcun ritardo. Poi sarà la volta di chi vanta crediti nei confronti di Visibilia e degli istituti di credito, che negli ultimi anni hanno finanziato gli investimenti della società veneta.
Purtroppo le informazioni restano farraginose: all’azienda non rilasciano dichiarazioni da luglio, l’Anfao fino a settimana scorsa sosteneva di non avere informazioni al riguardo, mentre Confindustria Venezia non prende posizione in merito. Inoltre le imminenti festività natalizie non aiutano a ottenere chiarimenti sulla vicenda. Sarebbe interessante sapere, ad esempio, se Dan Levi rimarrà in carica come vicepresidente della più grande rassegna fieristica al mondo di occhiali, il Mido.
L’ultimo punto interrogativo riguarda il futuro delle licenze attualmente in essere con Visibilia, tra le quali spiccano quelle con Trussardi, Blumarine (nella foto, un modello), Laura Biagiotti e Mandarina Duck.
A.M.

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