«È il 12 maggio 2011 quando si concretizza l’idea, accarezzata da tempo, di una coalizione che riunisca Assogruppi Ottica, Federgruppi Ottica e Federottica, le associazioni più rappresentative del settore in Italia, per lavorare congiuntamente, nel rispetto dei ruoli, a rafforzare la figura dell’ottico optometrista attraverso formazione e professionalità e organizzare un'azione comune per riaffermare l’imprescindibilità della distribuzione nel mercato dell’ottica. È solo il primo enunciato di un programma articolato da perseguire congiuntamente nel tempo, senza mai perdere di vista la centralità dell’ottico optometrista in un settore che deve avere come preoccupazione principe il benessere visivo del consumatore. La coalizione, oggi, sceglie di non rispondere direttamente a quanto letto recentemente, perché certa che la polemica possa essere solo nociva quando è inutilmente distruttiva, oltre che strumentale e offensiva. Sono opportune solo un paio di precisazioni. I contatti avuti da Federottica con Federfarma sono stati approvati e appoggiati da Federgruppi e Assogruppi perché parte degli obiettivi condivisi dalla coalizione e sono stati organizzati unicamente per riflettere su una ipotesi di lavoro comune presso le sedi istituzionali competenti con l’obiettivo di arginare commerci indiscriminati di articoli ottici, a partire dai premontati. Perché non si può prescindere dalla legislazione in materia e perché, più importante delle polemiche, è fondamentale tenere presente che chi acquista deve essere salvaguardato e guidato».
«Un'ulteriore precisazione riguarda la formazione dell’ottico optometrista perché se quella professione deve essere riconosciuta all’interno della sfera sanitaria deve necessariamente adeguarsi a una formazione universitaria - prosegue il comunicato di Assogruppi Ottica, FederGruppi Ottica e Federottica - Preferiamo quindi che per la coalizione parlino i numeri: oltre 4.000 centri ottici associati complessivamente a Assogruppi e Federgruppi e 3.500 aderenti a Federottica, per un totale di 7.500 associati. Se la distribuzione in Italia conta 10.000 centri ottici, la nostra coalizione può sicuramente affermare di essere più che altamente rappresentativa della categoria. Senza dimenticare che rappresenta omogeneamente ottici optometristi indipendenti. Scegliamo quindi di non citare ancora decreti e atti istituzionali così come i diversi momenti della battaglia difficile e intricata che riguarda la professione dell’ottico optometrista. Le nostre associazioni e le relative segreterie sono sempre disponibili a rispondere ai dubbi di tutti e sempre aperte al dialogo e al confronto, se franco e onesto. Perché il nostro obiettivo è lavorare affinché sia finalmente riconosciuta una professione fondamentale per la comunità, tanto importante quanto il bene vista».
(red.)