Sopti: un evento per spiegare l’optometria non convenzionale

Informare i colleghi, incuriosirli, spingerli a occuparsi anche di temi non abitualmente trattati nella pratica quotidiana: è quanto si prefigge il Congresso nazionale della Società Optometrica Italiana, in programma il 6 e 7 aprile a Bari, che celebrerà i 30 anni di attività dell’organismo

«Dopo aver affrontato nel 2023 l’abc dell’optometria e, lo scorso anno, i più comuni casi di errore, abbiamo deciso di discutere della cosiddetta unconventional optometry, che sarà appunto il titolo del nostro appuntamento congressuale per il 2025», rivela a b2eyes TODAY Gabriele Civiero (nella foto), presidente di Sopti.

Così, dopo un’introduzione sulle ragioni che hanno spinto un piccolo gruppo di professionisti a dare vita all’associazione nella primavera del 1995, «in cui verrà illustrato soprattutto ai giovani qual era l’esigenza di un organismo come questo, come è nato e in quale contesto», dice ancora Civiero, il Congresso si snoderà lungo quattro sessioni.

«Con quella sull’optometria di genere ricorderemo, ad esempio, che molti studi clinici del passato sono stati realizzati, in particolare negli Stati Uniti, solo su soggetti maschi bianchi: è invece fondamentale dal punto di vista scientifico, oltre che corretto da quello sociale, considerare le diverse peculiarità fisiologiche dell’uomo e della donna anche nell’ambito della visione - spiega il presidente di Sopti – Nella sessione sull'ergonomia visiva parleremo del ruolo del comfort visivo e della visione binoculare in rapporto all’ambiente di lavoro. Poi sarà la volta di “Unconventional contact lens”: discuteremo di quella parte di contattologia che viene spesso trattata marginalmente, come le lenti a contatto terapeutiche, le cosmetiche o quali utilizzare a fronte di allergie. L’ultima sessione, che abbiamo chiamato “Non tutti sanno che”, affronterà, tra i vari argomenti, la presenza degli allergeni nei materiali di produzione, nonché l’impatto ambientale lungo l’intera filiera, che si tratti di occhiali, lenti oftalmiche o lac».

Angelo Magri

Professione