L’optometria in Italia? Esiste, ma gli skill dell’optometrista non sono valorizzati

«Se sono un bravo optometrista, come posso dimostrarlo ai 38 milioni di ametropi italiani?»: se lo sono chiesti i fondatori del Consorzio del Registro dell’Optometrista Magistrale, composto da cinque soci, tra i quali S.Opt.I, Istituto Zaccagnini e Consulter, che hanno dato così vita a un processo di accreditamento e mantenimento del livello di conoscenze e di competenze oftalmico-optometriche, certificato da un ente terzo autonomo. L’iscrizione al Registro prevede un esame scritto, orale e pratico, ma è quest’ultimo ad avere il peso maggiore, «perché sintetizza il valore delle conoscenze e la forza delle abilità in un unico grande concetto: le competenze», sottolineano al Consorzio.
Gli obiettivi del Registro dell’Optometrista Magistrale, le sue caratteristiche e, soprattutto, le modalità per accedervi saranno ampiamente illustrate in un servizio esclusivo sul n.4 di b2eyes magazine, in distribuzione presso i centri ottici italiani ad aprile.
A.M.

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