Si chiama Myoptovista ed è la nuova app di Optovista, pensata per ottimizzare il processo di videocentratura e la misurazione dei parametri necessari per la richiesta di lenti personalizzate. L’applicazione «semplifica notevolmente il lavoro dei centri ottici, consentendo di rilevare con precisione i dati per lenti su misura, migliorando l’efficienza e la qualità del servizio offerto ai clienti», si legge in un comunicato della società di Calderara di Reno, alle porte di Bologna.
A tale strumento si affianca come altra novità, disponibile dal prossimo mese, Colortech (nella foto sotto, un'immagine di campagna), tecnologia di colorazione specifica per lenti ad alto indice «che protegge il colore dal viraggio, rende la superficie più resistente a stress meccanici, termici, chimici e con le sue caratteristiche super idrofobiche semplifica la manutenzione rendendo le lenti più pulite e più facili da pulire», prosegue la nota.
In occasione dell’ultimo Mido, Optovista ha inoltre presentato in anteprima una nuova collezione di lenti da vista colorate, «pensata per soddisfare la crescente domanda di soluzioni stilistiche che uniscano estetica e funzionalità - si legge ancora nel comunicato - La gamma propone una varietà di tonalità moderne, adatte a tutti i gusti e le necessità».
Saranno, infine, disponibili nei prossimi mesi due concept di progressive personalizzate: Ingenia Pro Plus e Ingenia Nxt (nella foto principale, un'immagine di campagna). «La progressiva Ingenia Pro Plus è dotata di un avanzato sistema di real-time design, che permette di costruire un profilo ottico personalizzato basato sull’interpolazione dei dati visivi del portatore: attraverso sofisticati software di intelligenza artificiale, ogni lente viene progettata tenendo conto delle caratteristiche uniche del sistema visivo di ciascun individuo, offrendo così un’esperienza visiva estremamente precisa e naturale - conclude la nota - Con Ingenia Nxt, Optovista introduce un concetto rivoluzionario nella progettazione delle progressive: grazie a un sistema di feedback continuo, la lente viene costantemente migliorata in base alle esperienze e alle esigenze dell’utilizzatore. Questo processo che vede al centro l’interazione ottico optometrista-portatore consente di ottimizzare progressivamente la lente, garantendo un adattamento sempre più naturale e personalizzato alla visione dell’utente».
A cura della redazione