Mido: Favino e quelle lenti bifocali…

In un esclusivo incontro avvenuto domenica 9 febbraio nello spazio di Leonardo in Conversation presso lo stand di EssilorLuxottica, l’attore ha raccontato il proprio amore per l’utilizzo della luce e della fotografia, svelando l’interesse per la macchina da presa e una curiosità legata al film Hammamet

Intervistato da Riccardo Pozzoli, creative director di Persol, housebrand del gruppo legato storicamente al grande schermo, Pierfrancesco Favino, famoso per le sue interpretazioni di successo, ha raccontato come il nostro cinema rifletta l’italianità più autentica.

Durante l’intervista l’attore romano ha rimarcato l’importanza della creatività e della nostra immaginazione capace di dare vita a opere cinematografiche straordinarie. A tale proposito ha citato il film Napoli-New York con un vecchio soggetto scritto da Tullio Pinelli e Federico Fellini, che Gabriele Salvatores ha riadattato, in cui Favino ha il ruolo del protagonista. La straordinarietà sta nel fatto che i due autori non avevano mai visto con i propri occhi la metropoli americana: il loro scritto era frutto di un’immaginazione libera e senza confini. Favino ha inoltre esaltato le capacità «delle maestranze che lavorano nel cinema, dai tecnici delle luci agli operatori di macchina e attrezzisti, con i quali si creano sinergie fondamentali in grado di realizzare produzioni di grande qualità», ha sottolineato.

L’attore ha raccontato ai presenti l’amore per l’uso della luce e della fotografia, parlando del ruolo del direttore della fotografia. Ha espresso anche un forte interesse per la macchina da presa, oggetto che colleziona da tempo, svelando la passione per l’ottica e per le lenti, «che permettono di ricreare ciò che viene percepito nella realtà attraverso la vista», ha commentato. Su questo punto ha svelato un aneddoto legato al film Hammamet in cui interpreta Bettino Craxi, scomparso nel 2000 in Tunisia, che usava indossare occhiali con lenti bifocali, che inducevano Favino a continui movimenti del capo (nella foto, da sinistra, Favino e Pozzoli durante l’intervista).

Dario Andriolo

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