Visibilia affonda le sue radici in Italia, dove fu avviata nel 1992 e vi rimase sino al 2010, sotto la guida di Dan Levi. Chiusa l’esperienza nel nostro paese, restò attiva la filiale tedesca, che successivamente acquisì quella spagnola e, nel 2019, il suo distributore francese Visioptis, creando un gruppo con una serie di housebrand, tra cui i più noti sono Free Land e Visibilia Titan, e alcune licenze: Betty Barclay, forte soprattutto in Germania, Banana Moon, brand di riferimento in Francia ma con negozi monomarca in vari paesi, comprese alcune città italiane, e Tom Tailor, ora destinata a uscire dal suo portfolio. «Con Kappa, Visibilia torna a gestire la licenza di un marchio conosciuto sui principali mercati mondiali - spiega Levi, consulente del gruppo di eyewear, a b2eyes TODAY - Da settembre 2025, infatti, questa nuova collezione verrà distribuita dalla rete di agenti e filiali della società su una decina di mercati europei, tra i quali l’Italia, e con i distributori in altri paesi del mondo: il lancio ufficiale è previsto al prossimo Silmo».
«Siamo entusiasti di avviare questa collaborazione con Kappa, che rispettiamo da tempo per il suo heritage e la sua identità di brand - dichiara in una nota Ralf Kmoch, direttore generale di Visibilia (nella foto, tratta dal sito del gruppo, la sede centrale di Heubach, località tedesca nei pressi di Stoccarda) - Il nostro obiettivo comune è aprire un nuovo capitolo per questo marchio iconico all’interno del settore ottico, espandendone la presenza internazionale e sostenendo la nostra crescita nei mercati chiave».
«L’occhialeria rappresenta un’estensione naturale di Kappa e, con questa licenza esclusiva con Visibilia, siamo convinti che continuerà a crescere e a consolidarsi nel settore ottico, rimanendo sempre fedele al nostro heritage sportivo e al nostro stile distintivo», commenta nel comunicato Alessandro Boglione, vicepresidente esecutivo di BasicNet e presidente di Kappa, che in precedenza aveva già approcciato il mondo dell’eyewear con alcune licenze o collaborazioni.
Angelo Magri