Il 2025? Per voi giovani

Un Renzo Arbore prima maniera conduceva negli anni 60 una trasmissione radiofonica Rai di successo con questo titolo: il proposito era far conoscere alle nuove generazioni di allora le tendenze musicali in arrivo dall’estero. Potremmo immaginare anche noi una “rubrica” dell’ottica dedicata a tale missione?

Al Forum Presbiopia 2024 di Napoli abbiamo scoperto alcuni aspetti dei giovani ottici. Che i figli d’arte, ad esempio, sono soddisfatti della propria scelta lavorativa, ma che il camice non attira altrettanti ragazzi privi di ereditarietà. Qualcuno sottolineava un posizionamento errato dell’attività dell’ottico, vista più come una scelta tecnica anziché nell’ambito sanitario. E si sa che gli istituti professionali in questi anni non hanno suscitato interesse tra le nuove leve. Qual è allora la ricetta migliore perché l’ottica sia ancora giovane? Forse valorizzare i talenti attuali, comunicare correttamente le caratteristiche della professione, rottamare vecchie abitudini gestionali anni 80 che ancora persistono.

Alle ultime due edizioni del Forum Presbiopia abbiamo voluto offrire la giusta visibilità alle idee e alle qualità dei giovani professionisti. Come Andrea Astarita con il suo intervento “Utopia corner”, una carrellata di start up del settore rintracciate sul web, possibili protagoniste di successi futuri. O come il gruppo del Vision Team di Vision Adria (nella foto), con la presentazione dei loro podcast sulla contattologia e il benessere visivo, oggi diventati anche un video podcast. Quest’ultima è una case history unica nel panorama del retail italiano: con una decina d’anni di esperienza alle spalle, ha oggi il compito di realizzare per conto della cooperativa del nord est progetti d’avanguardia nella comunicazione e nella gestione del centro ottico. Nel settembre scorso a Mestre, durante un convegno sulla visione in età adulta, hanno presentato una ricerca sulla customer experience di 200 clienti dai 40 anni in su eseguita da loro stessi in circa tre mesi tra sette centri ottici del nord est: l’idea era sondare la soddisfazione del presbite attraverso l’offerta della migliore soluzione visiva e la gestione delle problematiche emergenti.

L’indagine è stata suddivisa in tre fasi: pre-vendita, consegna, post-vendita. Analizzando la tipologia di attività professionale svolta dai clienti, il Vision Team ha appurato che solo il 10% la svolgeva all’aria aperta, il 22% era videoterminalista, per l’11% si trattava di attività prossimale e per il 58% mista. Il tempo trascorso al pc per il 50% del campione superava le 6 ore. Due soggetti su tre dichiaravano una visione a distanza dal computer, che varia tra i 30 e i 40 centimetri (il 23% del totale) e tra i 45 e i 75 centimetri (il 43%). Interessante la conclusione della ricerca: il livello della soddisfazione finale del cliente, dall’anamnesi iniziale alla consegna dell'occhiale, considerando il punteggio minimo di 1 e quello massimo di 5, è balzato da 2 a 4, in particolare nel comfort visivo e nella visione al pc.

Certo, professionisti delle ricerche di mercato avrebbero utilizzato una metodologia più scientifica: ma volete mettere un gruppo di ottici under 30 che insieme realizzano una rilevazione sulla soddisfazione di 200 clienti? A voi giovani, allora. Che il 2025 sia il vostro anno.

Nicola Di Lernia

Professione