Irsoo, un dottorato di ricerca sulla refrazione virtuale

Finanziato dall’istituto di Vinci presso l’Università di Firenze e partito il 1° novembre scorso, è stato assegnato a Lorenzo Fossetti, vincitore del bando di concorso e già docente della scuola toscana

«La teleassistenza è un tema molto attuale, su cui ricerca e pratica quotidiana si confronteranno sempre di più nel prossimo futuro». Così Laura Boccardo, direttrice dell’Irsoo, motiva a b2eyes TODAY le ragioni che hanno spinto la struttura formativa di Vinci ad avviare il dottorato di ricerca su “Refrazione virtuale: confronto di metodi per la refrazione in ambienti domestici”, che avrà la durata di tre anni.

Il programma prevede uno studio dello stato dell’arte, cioè di tutti quei device digitali o applicazioni dedicate già ora disponibili sul mercato. Inoltre, verrà svolta un’indagine sul possibile impiego di vari dispositivi, come smart tv o visori per la realtà virtuale, che nel prossimo futuro saranno verosimilmente sempre più diffusi tra i consumatori italiani ed economicamente sostenibili. «La ricerca si focalizzerà anche sul ruolo dell’ottico optometrista, al fine di comprendere e gestire le possibili resistenze verso una tecnologia che non mira a sostituirsi al professionista, bensì ad ampliare il bacino d’utenza dell’assistenza optometrica, abbreviando ad esempio i tempi fra un controllo visivo e l’altro e quelli di sostituzione degli occhiali», spiega ancora Boccardo.

Le attività di ricerca si svolgeranno sia presso le aule dell’Università fiorentina sia nei laboratori dell’Irsoo (nella foto, Lorenzo Fossetti al lavoro presso il Centro ricerche dell'istituto di Vinci).

A cura della redazione

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